La sala cinematografica è tornata protagonista in questi giorni. Davanti ai cinema abbiamo assistito a code, il capannello di persone che dopo la proiezione, staziona fuori alla sala per discutere, intromettersi in dibattiti di sconosciuti per argomentare o chiedere spiegazioni del dettaglio sfuggito. Insomma il Cinema è tornato a rivivere, inteso come l’insieme dello schermo e spettatore.
Merito dell’idea del “Cinema in Festa”, iniziativa di promozione delle sale cinematografiche, ispirata alla omologa festa francese. Tutto il cinema in festa, per cinque giorni, con biglietti a 3,50 euro dalla domenica al giovedì. Comincia quest’anno, dal 18 al 22 settembre, l’iniziativa “Cinema in festa”, pensata dall’associazione delle industrie cinematografiche (Anica) e degli esercenti (Anec), con il supporto del Ministero della cultura e dei David di Donatello, per invogliare il pubblico a tornare in sala. Due i punti di forza dell’iniziativa, che sarà ripetuta ogni anno fino al 2026: il prezzo calmierato dell’ingresso e la qualità dei film coinvolti, selezionati per accontentare palati fini e famiglie, intenditori e consumatori occasionali della settima arte.
L’obiettivo è di invertire l’andamento calante degli ingressi in sala, in vista di una più rapida distribuzione sul piccolo schermo, l’avanzare delle piattaforme su piccolo schermo, che snaturano e annichiliscono il senso del cinema come collettivo, ensemble degli umori del pubblico, luogo dove conoscere gente, dove emozionarsi e staccare la spina dai propri spazi e abitudini.
Gli spettatori hanno recepito ottimamente questa iniziativa. Si attende il post- festa speranzosi di aver risvegliato negli spettatori quel piacere sopito della sala, complice l’abbassarsi delle temperature con il desiderio di passare del tempo in uno spazio chiuso.