Il Giro d’Italia 2024 dominato da Pogacar

Il Giro 2024 ha avuto un solo dominatore: Tadej Pogacar. Era il favorito numero uno e non ha tradito le attese, gestendo le tappe come ha preferito. Quando è voluto andare via lo ha fatto, ha provato attacchi a sorpresa in tappe per velocisti e ha addirittura tirato un paio di volate al compagno Molano. 

Qualche commentatore ha lamentato un inutile spreco di energie: i distacchi finali sugli avversari (quasi 10′ al secondo, Dani Martinez) hanno dimostrato invece che le energie dello sloveno erano tante; probabilmente in questa stagione è il miglior Pogacar della carriera, avendo dominato le poche gare corse più che negli scorsi anni, palesando anche un netto miglioramento a cronometro. Sei i suoi successi di tappa: spettacolari quelli di Livigno e sul Monte Grappa, con attacchi da lontano e cavalcate solitarie. Grazie ai suoi attacchi è stato un Giro vivace, anche per il disegno delle tappe, soprattutto nella prima settimana. Corsa impreziosita anche dalla presenza (con vittoria a Fano) di Julian Alaphilippe, ma anche da buone notizie arrivate da ciclisti italiani: 5 vittorie di tappa con Jonathan Milan che si conferma uno dei migliori velocisti al mondo (3 successi e la seconda maglia ciclamino della classifica a punti consecutiva), Filippo Ganna, che ha conquistato la seconda cronometro e Andrea Vendrame e la sua fuga vincente a Sappada. Inoltre Antonio Tiberi ha conquistato un ottimo quinto posto finale e la maglia bianca di miglior giovane, mentre Giulio Pellizzari (il corridore più giovane in gara) ha sfiorato un successo di tappa e conquistato la Cima Coppi (la vetta più alta del Giro).

Daniele Capello

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