Il Giardino dei Ciliegi è alla Sala Umberto

Di Anton Cechov e con la partecipazione in voce di Roberto Herliztka. Scene di Dario Gessati, costumi di Valeria Donata Bettella, luci di Luigi Biondi. La regia è di Rosario Lisma

Il Giardino dei Ciliegi è in scena alla Sala Umberto di Roma fino al 2 aprile 2023. Stiamo parlando dell’ultimo lavoro di Cechov. Nella sua ultima commedia, così la definì e la intese Cechov, egli esprime più lucidamente la sua riflessione sulla goffa incapacità di vivere degli esseri umani. 

La trama 

Ljuba e suo fratello Gaev tornano nell’età matura nel luogo simbolo della loro felicità appassita. La stanza chiamata ancora “dei bambini”. Ljuba, donna di forti sentimenti e capace di amore, ormai ha perduto il marito e l’ultimo amante. Da anni è segnata dalla perdita del suo amato figlio piccolo. Eppure, sopraffatta dai debiti, non si rassegna ad abbandonare il sogno: la nostalgia del suo luminoso passato dove risiede illusoriamente la sua armonia. Bimba illusa nel corpo di una donna matura. Così il fratello Gaev, adulto mai cresciuto da una condizione puerile fatta di giochi e lazzi spenti. Chiamato per una volta alla sua responsabilità di uomo di casa nella vendita all’asta del giardino, non riesce a combinare nulla. Rimane una ultima speranza. I giovani che popolano la storia sapranno forse riscattare le incrostazioni dell’anima di chi li ha preceduti. Varja, figlia maggiore di Ljuba, fioca luce di armonia in una casa prossima al buio, delusa dall’insipienza amorosa di Lopachin, andrà a rifarsi una vita altrove. Anja, la piccola di casa, dolce ragazza in fiore, seguirà Trofimov, eterno studente scombinato, ma insieme potranno guardare al futuro! Il barlume di salvezza risiede nel finale, nei due ragazzi che si amano e che vedono nella distruzione del giardino venduto, non la deriva ma l’inizio di una nuova vita. 

Info

Via della Mercede, 50

prenotazioni@salaumberto.com

Biglietti: da 30€ a 25€ disponibili su www.salaumberto.com – www.ticketone.it 

Quando: da martedì a sabato alle ore 21; la domenica solo alle ore 17.

Francesco Fravolini

Articoli simili

Quasi un letargo..

Claudio Achia pittore tra lockdown e resilienza

L’ OFF/OFF THEATRE RIBALTA PROSPETTIVE