Il carnevale di Viareggio

E dopo il carnevale di Ottana e quello di Venezia, vediamo di scoprire alcune curiosità sul carnevale di Viareggio, considerato uno dei più famosi carnevali d’Europa e del mondo. 

Noto per i suoi grandi carri allegorici e movimentati, secondi solo a quelli del carnevale di Rio de Janeiro, questi sfilano lungo la passeggiata a mare viareggina.

Le opere allegoriche, con l’uso della satira, affrontano i temi contemporanei come la politica, l’ambiente e la società.

La sfilata dei carri di Viareggio risale al 1873 e leggenda narra che l’idea di una sfilata nel giorno di martedì grasso sia nata al Caffè del Casinò aperto quarant’anni prima.

I carri trionfali comparvero alla fine del secolo, dei veri e propri monumenti in legno, scagliola e juta costruiti da scultori, carpentieri e fabbri. 

Con la prima guerra mondiale ci fu una pausa di sei anni, poi la manifestazione riprese nel 1921 e i carri iniziarono a sfilare sui due vicoli a mare. 

Nel febbraio del 1971 si svolse il primo carnevale rionale della Darsena e oggi il carnevale di Viareggio è un evento di fama internazionale che ogni anno ospita i Corsi mascherati, ossia le sfilate dei carri allegorici nel periodo tra fine gennaio e inizio marzo. 

Al Carnevale di Viareggio è anche dedicata la cittadella del Carnevale, un grande parco, anzi il più grande parco tematico d’Europa dedicato alle maschere e che si trova nella zona nord della città. 

Al Carnevale di Viareggio hanno collaborato spesso numerosi artisti tra cui Sergio Staino, Dario Fo e il pittore Renato Santini. 

Il carnevale poi è accompagnato da veglioni e feste in maschera che hanno origine ben più antica dei corsi mascherati. 

Infatti negli anni 20 erano famosi i veglioni di colore, feste nelle quali le donne indossavano un abito delle tinte indicate e gli uomini lo smoking, mentre addobbi e stele filanti erano nei colori prescritti. 

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