Il Beccofrusone, il folletto del Nord

Il Beccofrusone (Bombycilla garrulus) è una di quelle specie che vengono definite “irruttive”. Unico rappresentante del Famiglia dei Bombycillidae in Europa, è infatti un uccello che vive e nidifica generalmente nelle aree nordiche del nostro continente e dell’Asia (oltre che in America), ma che occasionalmente e in maniera ciclica compie vere e proprie invasioni in aree più meridionali in periodo invernale. Questi movimenti sono legati alla disponibilità alimentare nei quartieri di svernamento e a eventuali surplus della popolazione. 

Sebbene nelle aree alpine ci siano segnalazioni quasi annuali, le irruzioni cicliche riguardano gruppi di anche centinaia di individui che giorno dopo giorno si spostano dal Nord Europa verso il Mediterraneo come un’onda colorata. Questi cicli avvengono con intervalli irregolari, all’incirca ogni dieci anni, spesso limitati alle aree settentrionali del nostro paese. Nel nuovo millennio sono tre le invasioni principali: quella del 2004-05 è stata una delle più importanti mentre l’ultima significava risale al 2012-13. Quella invece che ha raggiunto le zone più meridionali è avvenuta nel 1965-66 con segnalazioni in Sicilia e anche a Malta.

Queste invasioni sono attesissime da fotografi e birdwatcher: è un uccello inconfondibile, dalle dimesioni di un piccolo tordo, con colorazione tendente al grigio-rosato (quasi aranciato) con punte di coda e ali giallonere, queste ultime dotate anche di una “goccia” rossa evidente. Possiede una mascherina facciale nera e un grande ciuffo, tenuto a volte eretto.

Daniele Capello

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