I viaggi dell’origano

“Pietra che non rotola fa muschio” e gli imprenditori molisani che camminano con I Viaggi dell’Origano non hanno nessuna intenzione di stare fermi.

Lo hanno ribadito davanti ai colleghi e ai tour operator lucani all’evento Expandere 2018 dalla Compagnia delle Opere della Basilicata a Potenza. Al centro della comune riflessione e dei progetti concreti da attivare insieme c’era il turismo esperienziale, o immersivo, quello che permette al visitatore un approccio quasi antropologico attraverso l’acquisizione di informazioni ma anche la condivisione di valori, pratiche ed emozioni. Va dunque in questo senso la nave de i Viaggi dell’Origano, nata a Bonefro (Campobasso) da tre giovani imprenditori del posto impegnati nell’internazionalizzazione di valori e prodotti del Molise più sano e genuino. Basilicata e Molise hanno molto in comune: dimensioni ridotte, popolazione rarefatta, valori e tradizioni locali molto semplici e legate alla genuinità del territorio, ambiente in alta percentuale sano. Quello che dovrà unire gli sforzi di opera sul territorio sarà un’accurata strategia di marketing condivisa e veicolata da una comunicazione “di pancia”, capace di trasmettere tutte le emozioni che un’impresa nasconde. Il messaggio centrale è giunto dal presidente nazionale CdO Bernard Scholtz: l’enorme sfida del lavoro di gruppo fondata su fattore umano, determinazione, umiltà, formazione continua,  condivisione obiettivi dentro l’impresa e fra le imprese; e poi delega, apertura mentale e confronto continuo per una condotta virtuosa capace di generare la crescita: l’informazione solo se condivisa si traduce in conoscenza. Lo sharing lab, l’insieme dei colloqui tra operatori, ha posto le prime basi concrete per una offerta turistica integrata incentrata soprattutto sul food: un programma di lavoro con un tavolo permanente che si riunirà nuovamente fra qualche settimana. Turismo esperienziale che più di così non si può: fino alla fine. Perché la complicità e l’amicizia tra i membri della carovana de I Viaggi dell’Origano è stata resa ancora più solida e concreta.

Stefano Venditti

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