I Salti del Diavolo sono affioramenti rocciosi spettacolari situati nella Valle Baganza, vicino ai borghi di Chiastre di Ravarano e Cassio, in provincia di Parma. Queste formazioni, risalenti al Cretaceo (circa ottanta milioni di anni fa), sono il risultato di una frana sottomarina di ciottoli e sabbia che si estendeva dal Monferrato all’Appennino Modenese.
Caratteristiche della zona
I Salti del Diavolo presentano una stratificazione composta di un conglomerato di rocce diverse, tra cui porfidi, graniti, diaspri, calcari, arenarie, micascisti, quarziti, gneiss, serpentini, dolomie, calcari oolitici, selci verdastre e calcari micritici bianchi.
Questi materiali derivano dalla disgregazione di antiche rocce dell’arco alpino.
La parte superiore visibile è formata da una compatta arenaria fine, nota localmente come “mass ladein“, utilizzata fin dall’antichità per elementi architettonici come camini, fontane, portali e sculture. Tra le opere più importanti in questo materiale si annoverano la lunetta della pieve di Talignano (XIII secolo) e i portali della pieve di Fornovo e del Duomo di Berceto (XII secolo), tutti in provincia di Parma.
L’area dei Salti del Diavolo è di grande interesse geologico per la ricchezza di affioramenti e la chiarezza con cui si possono osservare i caratteri e i processi geologici e morfologici del territorio. Oltre ai Salti del Diavolo, nella zona si trovano altre formazioni sedimentarie importanti, come il Flysch del Monte Cassio, con stratificazioni regolari che si sviluppano verticalmente per alcune centinaia di metri sul fianco orientale.
Per chi ama le escursioni, la Via degli Scalpellini, segnata dal C.A.I. con il numero 771, è un emozionante itinerario che collega Chiastre e Cassio attraversando il Torrente Baganza. Questo percorso, facile e accessibile in tutte le stagioni, segue l’antica rotta degli scalpellini che attraversavano la valle per raggiungere le aree di estrazione della pietra. A Cassio, il sentiero si unisce alla storica Via Francigena, l’antica strada medievale percorsa dai pellegrini diretti a sud.
Il nome Salti del Diavolo deriva da un’antica leggenda locale la quale narra che un monaco eremita che si era ritirato in preghiera nella zona, fu tentato dal diavolo con promesse di cibo, ricchezze e con l’amore carnale di una giovane ragazza. Il monaco resistette a tutte le tentazioni e fece fuggire il diavolo mostrandogli il Crocefisso.
Il diavolo fuggendo, lasciò impresse nel terreno le sue orme dando così origine ai Salti del Diavolo della Valle Baganza.
Visitare la zona dei Salti del Diavolo offre un’affascinante immersione in un paesaggio ricco di storia geologica e leggende locali, con spettacolari affioramenti rocciosi e panorami indimenticabili. È un luogo ideale per chi ama la natura, l’escursionismo e la scoperta di antiche formazioni geologiche uniche nel loro genere nella nostra bella Italia.
By Rosa Maria Garofalo