Una petizione per ottenere una maggiore inclusione, ma soprattutto attenzioni. A dare il via sono state tre mamme inglesi, le quali hanno lanciato la campagna #toylikeme, ossia “giocattoli come me”, per chiedere alle case produttrici di giocattoli di creare giochi che rappresentassero anche le disabilità. Tra le case produttrici c’era anche quella danese, famosa in tutto il mondo, ovvero la Lego. Le tre mamme hanno dunque lanciato una petizione su change.org, principalmente diretta alla Lego, e in pochissimo tempo hanno raccolto più di 20.000 firme. Tante persone infatti sono rimaste colpite dalla richiesta fatta e di certo la Lego non è rimasta indifferente.
Tant’è che l’azienda decise di presentare il primo personaggio disabile, che però molte associazioni non accolsero bene, dal momento che venne scelto anziano. Le associazioni sottolinearono come la disabilità non sia presente solo tra le persone in età avanzato, anzi, e inoltre evidenziarono il fatto che la Lego volesse quasi “occultare” un lato della vita del tutto normale come quello della disabilità. Ed ecco che allora la Lego ha cambiato rotta, presentando un giovane personaggio in sedia a rotelle, accompagnato da un cane guida. Allora l’azienda ci ha riprovato, approfittando della Fiera del Giocattolo di Norimberga del 2019, annunciando l’entrata in scena di questo nuovo personaggio.
Insomma, la rinomata casa di produzione ha risposto positivamente alle critiche, a questo punto di potrebbero definire costruttive, ricevute. Si potrebbe dire quindi “un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”, dal momento che anche attraverso dei semplici giocattoli è stato possibile dare una spinta forte all’inclusione, in favore dell’autostima e della crescita di menti aperte. Inoltre per chiunque volesse maggiori informazioni, è sufficiente visitare la pagine Facebook “Toy Like Me”
Giulia Baldini