Vuoi per la fama che Torino ha, ossia quella di essere una città esoterica, vuoi perché il Piemonte è pieno di edifici storici o manieri in cui sarebbe possibile incontrare strane presenze, se siete amanti del brivido e di castelli infestati da spettri e fantasmi, il Piemonte è la meta che fa per voi.
Abbiamo già descritto ampiamente in un altro articolo il castello della Rotta a Moncalieri, una delle strutture più antiche del Piemonte.
All’inizio del 9000 era in totale abbandono e questo fece circolare le voci su fantasmi e spiriti inquieti.
In più il castello è in una posizione particolarmente favorevole per attirare energie astrali e terrestri.
Ma vi è di più, pare che nella roccaforte siano stati trovati resti dei cavalieri templari i cui fantasmi ancora oggi si aggirano nelle sale e dintorni del castello.
Oltre al castello della Rotta, ricco di storia è anche la Sacra di San Michele un complesso architettonico di rara bellezza.
Per arrivarci è necessario passare dalla spianata dei Sepolcri, terra in cui venivano seppelliti i monaci e dove tira un vento gelido che pare essere il loro respiro.
Qui con un po9’ di fortuna ci si può imbattere nel fantasma di San Giovanni Vincenzo, mentre all’interno della Sacra è possibile imbattersi in numerosi simboli esoterici a partire dal portale dello zodiaco e dalle sue scene macabre.
Nei pressi della Torre della Bell’Alda poi dimora lo spettro di Alda, sfortunata fanciulla che per sfuggire ai pretendenti indesiderati scelse di ritirarsi in chiesa, ma neanche qui ebbe pace ed infatti tentò il suicidio per sfuggire ai soldati predoni che tentarono di fare razzia nel luogo sacro.
La Vergine Maria però ebbe pietà di lei e mandò due angeli a salvarla, quanto la ragazza raccontò a tutti l’accaduto nessuno le credette e la fanciulla per dimostrare che aveva ragione si buttò una seconda volta nel vuoto.
Questo gesto di superbia non piacque alla Vergine e Alda si sfracellò sulle rocce sottostanti.
Dalla Sacra di San Michele al Castello di Malgrà è di nuovo un susseguirsi di storie di fantasmi e spiriti.
Pare che in questo castello si installò una compagnia di ventura capitanata da Robino del Pino, feroce condottiero senza scrupoli che si invaghi di una bella ragazza del paese già fidanzata con un giovane del posto.
Robino rapì la fanciulla dopo averle ucciso il fidanzato e la costrinse a sposarlo.
Il matrimonio durò fino a quando il condottiero non perse interesse per la moglie e la uccise tagliandole la gola.
Da quel momento il fantasma della donna con la gola sanguinante infestò il castello e perseguitò Robino fino a portarlo al suicidio.
La Rocca di Arignano è un raro caso di architettura gotica nelle colline tra il Torinese ed il Monferrato che pare abbia ospitato il celebre alchimista Cagliostro quando era alla ricerca della pietra filosofale.
Ogni tanto pare si possano udire i lamenti di una donna strangolata dal marito geloso.
Ultima tappa del tour è il castello della Manta di proprietà del Fai pare sia popolato dal fantasma di una donna bianca assassinata dal marito a causa dei suoi molti tradimenti