I gufi italiani

In Europa vivono 13 delle 198 specie esistenti nel mondo; in Italia se ne possono osservare 10, tutte nidificanti. Le specie europee di gufi, come vengono comunemente definiti, appartengono a due Famiglie differenti: i Titonidi, di cui fa parte il Barbagianni e gli Strigidi che comprendono tutte le altre specie. 

Il Barbagianni è l’unico rappresentante della Famiglia dei Titonidae. Riconoscibile per il suo piumaggio bianco sual ventre e nel sottoala e per il disco facciale a forma di cuore è specie di ambienti aperti. Sta riducendosi per colpa dei cambiamenti dell’habitat.

Il Gufo reale è la specie europea di maggiori dimensioni, nidifica solitamente su falesie rocciose ed è in grado di predare anche aironi, volpi e rapaci diurni.

La Civetta è la specie più comune, legata ad ambienti coltivati e margini boschivi ma anche piccoli centri urbani, un tempo era usata dai cacciatori come zimbello per attirare piccoli passeriformi per poi catturarli; è facile osservarla anche di giorno.

L’Allocco è specie tipicamente boschiva e di abitudini notturne; è facile individuarlo tramite il playback, cioè l’uso di richiami elettronici o imitandone il verso a cui risponde con facilità.

La Civetta nana è la specie più piccola e vive nei boschi montani di abete; canta spesso anche di giorno. 

La Civetta capogrosso è riconoscibile, come dice il nome, dalla testa grande rispetto al corpo; vive nei boschi di montagna e ama i nidi artificiali.

L’Allocco degli Urali è di recente colonizzazione in Italia dove nidifica dal 1994 nei boschi del NordEst con poche coppie, in espansione da Austria e Slovenia.

Il Gufo di palude è l’ultimo dei nidificanti, di cui si è accertata la nidificazione solo dal 2018 nel parmense anche se negli anni’70 erano segnalate possibili riproduzioni in Italia; precedentemente era considerato solo migratore e svernante regolare.

Il Gufo comune è specie molto diffusa e in inverno forma caratteristici dormitori sugli alberi chiamati roosts, composti anche da decine di individui.

L’Assiolo è una specie di piccole dimensioni, dal caratteristico verso ed è l’unica migratrice a lungo raggio, anche se alcuni individui restano in inverno in Europa.

Le altre specie non segnalate in Italia sono il Gufo delle Nevi, diffuso in Nord Europa ma di cui esistono resti in grotte italiane nel periodo del Pleistocene, l’Allocco di Lapponia, leggermente più piccolo del Gufo reale e forse la specie più ambita dai birdwatcher e fotografi, e l’Ulula, anch’essa diffusa in Scandinavia.

Daniele Capello

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