I GIOVANI DEL FESTIVALFILOSOFIA

Lo hanno sottolineato anche nella conferenza stampa di chiusura gli organizzatori del Festivalfilosofia: al festival hanno partecipato numerosi giovani. 

E di giovani, in effetti, ne abbiamo visti tantissimi anche noi, non solo tra il pubblico, ma anche dietro alle quinte.

“È piacevole passare del tempo in mezzo a persone con cui mi trovo bene. Mi piace che ci siano queste iniziative. Abbiamo imparato a comunicare con le altre persone”, ci raccontano delle volontarie.

Ma non sono tutti volontari. C’è anche chi è diventato un addetto del festival per una semplice alternanza scuola-lavoro (PCTO).

Abbiamo avuto modo di seguire anche uno spettacolo dal titolo Shakespeare’s dreams ha visto come attori i giovani del laboratorio carpigiano “Fare Teatro”. Uno spettacolo, questo, che si è svolto nella cornice suggestiva degli archivi storici del comune di Carpi. Rappresentazione teatrale di un sogno inquieto in cui sbucano i grandi personaggi di Shakespeare, da Romeo e Giulietta a Macbeth. Lo spettacolo è stato “itinerante”. In sostanza non solo gli attori si muovevano di stanza in stanza e di piano in piano, ma anche il pubblico ha dovuto salire e scendere le scale e varcare più porte dell’archivio.

“Il teatro è la voce che parla del futuro”, dice il regista Gigi Tapella a Full d’Assi al termine dell’evento. “Il finale, tratto dal Mercante di Venezia, è sulle diversità. La giustizia può essere applicata solo se le persone vengono considerate uguali, altrimenti non è giustizia”.

Non solo gli spettacoli hanno visto coinvolti i giovani. Ad esempio presso la Fondazione San Filippo Neri di Modena, sempre nell’ambito del Festivalfilosofia, è stata allestita da alcune classi del Liceo Fanti di Carpi una mostra dal titolo “Capaci di ricordare”, in onore dei giudici Falcone e Borsellino trent’anni dopo la loro uccisione.

Francesco Natale

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