Il genere Oenanthe è quello più ricco di specie tra i Muscicapidi italiani. Comprende diverse specie di uccelli denominati Culbianchi e Monachelle, sette delle quali presenti a vario titolo nel nostro paese. Sono tutte prevalentemente terricole, con colori poco appariscenti ma contrastanti (bianco, nero, grigio e fulvo).
La specie più comune è il Culbianco (O. oenanthe), nidificante in alta quota su Alpi, Appennini e isole, ma osservabile in migrazione in ogni regione anche in pianura. Sverna in Africa ed è caratterizzato dal tipico contrasto tra le parti superiori grigie e le inferiori bianche con ali e mascherina nere e coda bianca con fascia terminale nera. La femmina ha parti superiori più brune e inferiori più fulvicce, risultando meno contrastata.
Abbastanza simile alla femmina è il Culbianco isabellino (O. isabellina), che possiede però ali bruno-sabbia come le parti superiori, senza una mascherina scura. È una specie migratrice regolare in Sicilia ma molto rara nel resto d’Italia: vive infatti in Asia ed Europa orientale e migra attraverso il canale di Sicilia.
La Monachella (O. hispanica) ha un disegno praticamente identico a quello del Culbianco, ma con le parti superiori tendenti al fulvo. Esistono due varianti: con gola chiara e con gola scura. Nidifica in maniera frammentata al centro-sud con qualche coppia anche in Pianura padana e sverna in Africa.
Esistono altre quattro specie di Monachelle raramente segnalate nel nostro paese: la Monachella dorsonero (O. pleschanka), praticamente uguale a questa, ma con dorso nerastro, con una dozzina di osservazioni; la Monachella del deserto (O. deserti), a sua volta simile alla Monachella, ma con coda tutta nera e il solo groppone bianco, la Monachella nera (O. leucura) considerata irregolare fino agli anni ’70 e ora con pochissime segnalazioni, dal piumaggio tutto nero con coda bianco-nera e infine la Monachella testabianca (O. leucopyga), con tre segnalazioni recenti ma di cui non è certa l’origine selvatica: simile alla Monachella nera, possiede però una macchia bianca sulla testa e un disegno diverso della coda bianco-nera.
Daniele Capello