I codirossi italiani

Tra i numerosi generi compresi nella famiglia dei Muscicapidi, il genere Phoenicurus è quello che racchiude le specie più omogenee. I Codirossi sono un gruppo di uccelli molto simili tra loro sia per dimensioni che piumaggio. Se i maschi sono facilmente distinguibili, le femmine e i giovani danno grosse difficoltà a chi deve identificarli, a meno di condizioni di luce ottimali. Hanno dimensioni e aspetto paragonabili al pettirosso ma sono caratterizzati da una combinazione di colori grigio, rosso e bianco.

Il Codirosso spazzacamino (P. ochruros) ha un piumaggip di colore grigio cenere sia nel maschio che nella femmina e nei giovani, con la coda rossiccia. Il maschio appare più scuro soprattutto nella parte facciale e presenta (nella sottospecie P.o.gibraltariensis presente in Italia) un evidente pannello bianco nell’ala, accennato già negli immaturi. Le sottospecie più orientali non presentano il pannello ma hanno più rosso sulle parti inferiori. È presente negli ambienti montani e pedemontani di tutta Italia, Sardegna esclusa e negli ultimi anni ha colonizzato anche gli ambienti urbani planiziali limitrofi.

Il Codirosso comune (P. phoenicurus) è una specie migratrice transahariana, presente in Italia nel periodo estivo in ambienti boschivi e aree urbane soprattutto del nord e centro della penisola. Il maschio si differenzia per le parti inferiori rossastre, gola nera e sopracciglio bianco. La femmine invece è simile alla spazzacamino, ma con un tinta di fondo più bruna che grigiastra. 

Infine il Codirosso algerino (P. moussieri) è una specie accidentale di origine nordafricana con poche osservazioni concentrate nel centro-sud, soprattutto le isole come Linosa e Lampedusa. Risulta molto simile al comune ma con gola rossastra, sopracciglio più spesso e allungato verso il collo e un evidente pannello bianco come nello spazzacamino. La femmina ha colorazione più aranciata nelle parti inferiori rispetto alle specie precedenti.

Daniele Capello

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