I BTS alla Casa Bianca

Il 26 maggio scorso la Casa Bianca ha emesso un comunicato formale per annunciare l’imminente incontro dei BTS con il presidente americano Joe Biden per discutere dei crimini ispirati dall’odio anti-asiatici e per celebrare il mese del patrimonio degli asiatici americani e dei nativi hawaiani/delle isole del Pacifico (AANHPI).

L’incontro si è svolto il 31 maggio alla Casa Bianca: gli artisti sudcoreani hanno incontrato Joe Biden e hanno tenuto un discorso in cui hanno parlato dell’importanza della diversità e dell’inclusione, in qualità di “ambasciatori dei giovani che diffondono un messaggio di speranza e positività in tutto il mondo”.

La visita dei BTS è stata preceduta da alcuni loro post sui social, tra cui quello del leader RM, che aveva condiviso il suo entusiasmo con i fan scrivendo: «Mentre vivo, stanno accadendo ogni genere di cose. Dal momento che stiamo andando per una buona causa faremo una buona visita».

I BTS sono sempre stati impegnati nel sociale: ricordiamo che nel 2017 si sono uniti all’UNICEF insieme alla propria agenzia per dare il via alla campagna anti-violenza “LOVE MYSELF”, impegno che hanno rinnovato anche l’anno scorso. La campagna ha continuato a raccogliere fondi allo scopo di porre fine alla violenza contro bambini e giovani.

Ma non è tutto: nel luglio del 2021 l’allora presidente della Corea del Sud, Moon JaeIn, li ha nominati  inviati presidenziali speciali, e nel settembre dello stesso anno hanno preso parte alla 76esima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per condividere un messaggio di speranza per i giovani che si sono trovati nel bel mezzo della pandemia.

Il 10 giugno il gruppo rilascerà l’album antologico “Proof”.

Yami

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