Sardegna, oltre alle spiagge, al mare e alle tradizioni culinarie è una terra da amare anche e soprattutto per il suo territorio. Ci sono tanti posti e tante storie da scoprire di questa terra come i suoi paesi fantasma, un tempo floridi e poi abbandonati.
Il primo borgo da scoprire è senza dubbio Rebeccu, un borgo medievale oggi abbandonato che nel 1300 era una cittadina fiorente e vitale, ma che a causa di carestie e malaria si ritrovò con la popolazione decimata.
Tuttavia le leggende raccontano altro, pare infatti che la figlia del Re Beccu, Donoria, fu costretta a lasciare il paese perché accusata di stregoneria, quando però seppe che fu la popolazione a chiedere la sua condanna ed il suo allontanamento lanciò una maledizione che invocava per il paese un massimo di 30 case.
Piano piano le famiglie si allontanarono nella piana sottostante fondando Bonorva e facendo sì che Rebeccu piano piano sparisse.
Passiamo poi a Gairu Vecchio un paesino distrutto dall’alluvione del 1951, che nei momenti di nebbia rende le sue rovine misteriose ed affascinanti dalla natura che ha preso possesso delle mura delle case sventrate.
Non può anche mancare una visita al Villaggio Santa Chiara costruito per raccogliere una comunità di operari che realizzarono la diga di Tirzo ma fu abbandono in seguito alla costruzione di un nuovo invaso.