Le lampade di sale dell’Himalaya, con le loro diverse grandezze, forme e sfumature di colore (dall’arancione al bianco), non sono soltanto oggetti per decorare la casa, il salotto, o la camera dei bambini, ma preziose alleate per la nostra salute.
La potenza del sale, nota fin dall’antichità, concretizza la sua efficacia attraverso questi complessi manufatti artigianali di cristalli di salgemma, estratti da miniere, laghi salati o mari evaporati più di duecentocinquanta milioni di anni fa.
Consigliate per rendere più salubre l’ambiente in cui viviamo, a partire dall’aria che respiriamo tutti i giorni, le lampade di sale, quando sono accese, sono in grado di rilasciare ioni negativi che restituiscono all’ambiente circostante il giusto equilibrio magnetico. Del resto, come è noto, l’eccesso di ioni positivi nell’aria, può influenzare negativamente la produzione di serotonina (principale ormone responsabile della regolazione dell’umore) e provocare ripetuti malesseri ed emicranie.
L’efficacia della lampada è direttamente proporzionale alle dimensioni e al peso della stessa, ma i vantaggi di possederne una non sono pochi: secondo la cromoterapia, il colore arancione possiede proprietà rilassanti ed è in grado di stimolare la creatività e la meditazione della mente, mentre la luce gialla, elegante e soffusa, è in grado di rendere l’energia dell’ambiente più armoniosa, favorendo la concentrazione e l’attenzione.
Assicurato, inoltre, il riposo degli occhi, l’equilibrio dell’organismo, la regolazione del sistema immunitario, la conciliazione del sonno e il controllo dello stress e dell’emotività.
Non un semplice arredo, dunque, ma una preziosa alleanza tra sale, luce e aria, che non può essere ignorata.
Ambra Belloni