Horemheb la successione scritta nel destino

Con la morte del faraone fanciullo, la successione al trono sarebbe dovuta andare al generale Horemheb suo reggente e generale delle sue truppe quando era in vita. 

Ma come abbiamo visto alla morte di Tutankhamon fu Ay a salire al potere probabilmente giocando un brutto tiro al reggente mandandolo a combattere contri gli Ittiti. 

Purtroppo però o per fortuna il regno di Ay fu breve, solo quattro anni, ed essendo morto senza lasciare eredi fu Horhemeb a recuperare il potere massimo che aveva perso per pochi anni. 

Il suo regno fu un regno prospero e pacifico dalla durata non certa ma probabilmente quasi trentennale. 

Già quando era generale, il futuro faraone si era fatto costruire una imponente tomba a Saqqara dove furono trovati alcuni importanti rilievi che documentavano la vita militare. 

Tuttavia al momento di diventare faraone il generale sostituì il complesso di Saqqara con una tomba nella valle dei Re piena di bei rilievi anche se la decorazione non fu mai del tutto completato a causa di un abbandono repentino. 

Horemheb tentò di riportare l’Egitto alla situazione precedente alla parentesi di Amarna, impegnandosi a cancellare da tutte le iscrizioni il nome di Aton e facendo demolire il tempio funerario di Tutankhamon. 

Si impegnò inoltre a porre fine all’abuso dei funzionari e alla corruzione dell’amministrazione. 

Sposò in seconde nozze la sorella di Nefertiti ma non ebbe alcuna discendenza e alla sua morte si chiuse un ciclo per l’Egitto iniziando così la XIX dinastia

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