Solo negli Stati Uniti e in Canada, nei primi tre mesi del 2020, le entrate complessive del comparto cinematografico sono calate del 25%. Hollywood ha avuto un calo che equivale ad una perdita intorno ai 600 milioni di dollari. Questi sono i primi dati del danno che la pandemia causata dal Coronavirus e il successivo lockdown stanno provocando. Con tutti i cinema chiusi, Hollywood ha perso ¼ del suo fatturato annuo, e questo escludendo le prime due settimane di Lockdown.
Dal 20 marzo 2020 le sale cinematografiche negli Stati Uniti e in Canada sono chiuse, ma i primi tre mesi son ostati problematici anche prima delle chiusure. Dal primo gennaio al 19 marzo, infatti, l’incasso è stato pari a 1,81 miliardi di dollari, rispetto ai 2,41 miliardi di dollari dello stesso trimestre del 2019. Solo dal 1 al 19 marzo 2020 c’è stato un calo del 58% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un segnale dannoso per Hollywood, ma, d’altro canto, anche un segnale che molte persone erano già preoccupate per il virus e prendevano precauzioni.
Il problema principale sta nel fatto che nessuno saprà quando riapriranno le sale cinematografiche, né in America dell Nord né altrove. Moltissimi film in uscita dalla metà di febbraio 2020 sono stati già rimandati a giugno, luglio e agosto, mentre altri sono stati fatti uscire direttamente On Demand. Una scelta saggia, quest’ultima, visto che difficilmente a giugno ci potrà essere una totale ripresa delle normali attività.
Una beffa ancora maggiore per Hollywood, oltre al danno economico terribile per decine di migliaia di posti lavoro, in quanto, nonostante tutto, il 2020 era iniziato bene grazie a Bad Boys For Life, ad esempio. Una falsa partenza, ovviamente, che ha visto una caduta rovinosa e, pare, una perdita globale già pari a 7 miliardi di dollari.
I pronostici sono negativi, e già sono stati fatti i conti su quello che potrebbe accadere se le sale non venissero aperte entro fine maggio, cosa molto probabile: una perdita pari a 17 miliardi di dollari, quasi la metà del fatturato annuo record dello scorso anno dell’industria cinematografica a livello mondiale.
Domenico Attianese