Gli aumenti dei prezzi e le ripercussioni economiche per l’Italia causate dal conflitto armato tra Ucraina e Russia.
La guerra, si sa, porta gravissime conseguenze tra cui morti, città rase al suolo e danni economici.
Mentre il mondo si augura un ritorno alla pace nel più breve tempo possibile, però, deve fare i conti con le conseguenze economiche causate dalla guerra in Ucraina.
Conseguenze che stanno per iniziare ad essere tangibili (ammesso che non lo siano già) anche per i consumatori di tutti i giorni, per chi va a fare la spesa, per intenderci.
L’anno scorso, infatti, l’Italia ha acquistato dall’Ucraina più di un milione di tonnellate di grano tenero. Con il conflitto armato in corso, è prevedibile un innalzamento improvviso di beni quali farina, pane e biscotti.
Lo scontrino degli italiani, però, potrebbe avere un notevole aumento anche per quanto riguarda carne e latte. L’Ucraina è un importante fornitore di mais per gli allevamenti italiani e, a seguito dei bombardamenti, si sono registrati rincari del 12%.
Ma non è solo la spesa al supermercato ad essere colpita dalla guerra appena scoppiata. Aumenti di prezzo considerevoli si possono già notare riguardo i prodotti del gas naturale (tra cui i fertilizzanti).
Il ritorno alla pace sarebbe una vittoria non solo in termini di vita umana, ma anche in termini economici.
Francesco Natale