Ha preso il via sabato 3 ottobre dalla città siciliana di Monreale (PA) l’edizione numero 103 del Giro d’Italia. Il grande appuntamento con la corsa a tappe più importante della stagione dopo il Tour de France sarebbe dovuto partire a maggio, come da tradizione, ma l’emergenza Covid ha rivoluzionato il calendario e compresso i tempi: così l’edizione 2020 della Corsa rosa si disputa dal 3 al 25 ottobre, a solo due settimane dal termine del Tour e a una dal Mondiale di Imola. 21 le tappe previste per 3497.9 km, con due giornate di riposo previste per il 12 e il 19 ottobre. Si è partiti dunque dalla Sicilia con la cronometro individuale Monreale-Palermo vinta dal neo-Campione del Mondo, il piemontese Filippo Ganna, prima Maglia Rosa 2020. I grandi favoriti per la vittoria finale però sono altri: il nostro Vincenzo Nibali, già vincente per due volte nel 2013 e 2016 e re della Vuelta 2010 e del Tour 2014; il gallese Geraint Thomas, trionfatore nel Tour de France 2018 e l’inglese Simon Yates, vincitore della Vuelta 2018. Con pochi grandi favoriti, la sorpresa è dietro l’angolo, come è successo all’ultimo Tour con il ventiduenne sloveno Pogacar: e allora occhio al nostro Giulio Ciccone, reduce però dal Covid, al danese Jakob Fuglsang, all’eterno incompiuto polacco Rafal Majka. Sono 176 i corridori al via, 8 per ognuna delle 22 squadre partecipanti. Per evitare contagi i ciclisti, come al Tour, vivranno in una “bolla” per restare il più isolati possibile: se ci fosse un corridore positivo al Covid infatti questi verrebbe escluso dalla competizione.
Per aggiudicarsi il Giro d’Italia sarà probabilmente decisiva l’ultima settimana: dopo l’ultima sosta prevista per lunedì 19, ci saranno tre tappe di alta montagna con altrettanti arrivi in salita, con la Cima Coppi posta sullo Stelvio il 22 ottobre, e la crono finale di domenica 25 a Milano. Non ci sarà da annoiarsi.
Daniele Capello