Il Giro d’Italia, una gara che diventa festa nazionale

Sono pochi gli sport che attirano tifosi di ogni età e in qualunque località si svolgano le gare: uno di questi è il ciclismo.

Il ciclismo piace perchè è uno sport semplice ma di fatica, dove si tifa sempre a favore e quasi mai contro gli atleti perchè si comprende il grande sforzo che viene compiuto, sia da chi vince ma soprattutto da chi arriva in fondo o si ritira, ma viene comunque applaudito.

Il Giro d’Italia, iniziato sabato 4 maggio e giunto quest’anno all’edizione numero 102, è un evento che attira a ogni tappa migliaia di persone, sia col bel tempo, sia durante giornate di tregenda.

Perchè capita questo? Forse perchè tutti da bambini abbiamo avuto la bicicletta e ci sentiamo un po’ legati a questi atleti, ma probabilmente il motivo principale è che il ciclismo è uno sport in cui il corridore è sempre a contatto con la gente, che può seguire il loro passaggio a pochi metri di distanza e avvicinare i ciclisti per una foto o un autografo soprattutto prima della partenza delle tappe e a volte anche dopo il traguardo.

Il Giro d’Italia piace perchè porta entusiasmo e visibilità anche nei paesi piccoli, a volte però questo entusiasmo porta qualche tifoso a comportamenti pericolosi, purtroppo in aumento, come quello di usare i fumogeni (che sono vietati), correre di fianco agli atleti, rischiando di inciampare su di loro, o farsi selfie davanti al corridore che sta arrivando, ma generalmente il pubblico è corretto e tifa i propri beniamini.

Daniele Capello

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