Giovani, le nuove frontiere della nanotecnologia

L’Italia possiede diverse realtà storiche e artistiche che fanno parte del patrimonio culturale del Paese, pertanto è assicurata anche la possibilità di lavorare su restauri con la nanotecnologia. Manutenere le opere artistiche e le testimonianze storiche significa favorire il turismo perché aumenta l’offerta culturale dell’Italia, già ricca di monumenti, musei, chiese.

La nanotecnologia è una nuova metodologia scientifica per restaurare il patrimonio culturale italiano. I giovani possono sfruttare la nanotecnologia come opportunità di lavoro perché la tecnologia è la frontiera del XXI secolo. L’Italia possiede diverse realtà storiche e artistiche che fanno parte del patrimonio culturale del Paese, pertanto è assicurata anche la possibilità di lavorare su restauri con la nanotecnologia. Manutenere le opere artistiche e le testimonianze storiche significa favorire il turismo perché aumenta l’offerta culturale dell’Italia, già ricca di monumenti, musei, chiese. Questa presenza può essere una grande opportunità per favorire la presenza di turisti. Con Sabrina Zuccalà, amministratore delegato della società 4ward360, vogliamo entrare nel dettaglio della preziosa occasione a beneficio dei giovani.      

Come coinvolgere i giovani alla nanotecnologia?

«Il nostro interesse è quello di generare curiosità e portare i giovani a voler conoscere le nuove tecnologie; la conoscenza e la comprensione pubblica relative alla nanotecnologia conduce a un maggiore coinvolgimento e supporto del pubblico, senza dimenticare di instillare passione nella tecnologia. Heritage Preservation Lab avrà il compito non solo di apportare novità nel campo dei materiali utilizzati nel settore Beni Culturali, ma anche quello di fornire corsi specifici su come applicare i nostri materiali; questo passaggio è fondamentale per garantire la massima partecipazione del pubblico, dei giovani, degli scienziati allo studio e all’applicazione in questo ambito».

È una nuova frontiera dell’occupazione che può diventare una risorsa economica. Quali ruoli possono essere più adeguati ai giovani?

«L’investimento in formazione è la principale politica attiva di Heritage Preservations Lab e 4ward360, richiamata nei documenti di programmazione della Commissione europea: “L’UE sostiene gli sforzi compiuti dagli Stati membri per fornire ai propri cittadini un elevato livello di istruzione e formazione allo scopo di fare in modo che l’apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà, migliorare la qualità e l’efficacia dell’istruzione e della formazione, promuovere l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva, favorire la creatività, l’innovazione e lo spirito imprenditoriale”. I ruoli possono essere davvero molti, soprattutto perché la nanotecnologia spazia a 360°».

Le nuove professioni devono avere un’adeguata formazione. Quali sono i percorsi formativi da consigliare per lavorare con professionalità e competenza?

«Nel nostro settore il percorso formativo è molto importante, in quanto parliamo di tecnologie innovative, dove l’applicazione se non eseguita nel modo corrette potrebbe vanificare il risultato. Quindi durante i nostri corsi l’applicazione sarà uno dei punti fondamentali per arrivare ad essere applicatori specializzati in nanotecnologia».

Francesco Fravolini

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