Era il 1992 quando le Nazioni Unite decidono di istituire questa giornata dedicata al tema dell’acqua: World Water Day.
Ogni anno il titolo cambia, per il 2019 hanno scelto “Non lasciare nessuno indietro”. Tutte le Nazioni membri sono chiamate a sottolineare l’importanza e soprattutto la necessità di renderla libera e accessibile a tutte le persone. L’acqua, da sempre e per tutti gli esseri viventi, è sinonimo di vita. Non tutte le persone del mondo però ne hanno libero accesso. Nelle aree più povere del mondo infatti, l’acqua resta ancora un miraggio o comunque un privilegio per pochi. Basti pensare che nell’Africa subsahariana circa sei persone su dieci non hanno accesso a servizi igienico-sanitari sicuri. Quello che le Nazioni Unite chiedono è una maggiore cooperazione fra le varie popolazioni per ridurre le difficoltà cui vanno incontro le persone più svantaggiate.
Non dimentichiamoci che l’acqua è un bene primario per gli organismi che vivono sulla terra e che, a causa dell’innalzamento delle temperature e delle siccità questa, diventa un bene sempre più scarso e difficile da reperire. Diventa inoltre fondamentale imparare a non sprecarla, trovare soluzioni per diminuire le differenze che caratterizzano le varie zone del pianeta.
Eleonora Sbaffi