Avrebbe festeggiato 60 anni pochi giorni fa Gianluca Vialli, uno degli attaccanti italiani più forti degli ultimi decenni. Nato il 9 luglio 1964, il bomber della nazionale italiana degli anni ’80-’90, è purtroppo mancato il 5 gennaio 2023 per un tumore al pancreas, lasciando un enorme vuoto nel mondo del calcio e dei tifosi di ogni squadra.
Vialli era infatti uno di quei calciatori che andavano oltre le bandiere, anche grazie alle sue prestazioni in nazionale da calciatore e al suo ruolo successivo, durato fino al suo ultimo ricovero, di capo delegazione dell’Italia, allenata dal suo “gemello” Roberto Mancini. Proprio con Mancini la sua avventura calcistica tocca l’apoteosi: i “gemelli del gol” alla Sampdoria sono tra i protagonisti dello storico scudetto del campionato ’90-’91, di cui è anche capocannoniere. Di gol ne ha sempre segnati Vialli, a cominciare dalla sua prima ribalta internazionale, l’Europeo Under 21 del 1986 di cui è stato massimo realizzatore, alla Coppa Italia 1988-89 di cui detiene ancora il record di gol, ben 13. In maglia blucerchiata ha vinto anche la classifica marcatori della Coppa delle Coppe 1989-90 (vinta dalla Samp).
Sono invece poche le squadre in cui ha militato da professionista: Cremonese, la squadra della sua città in cui ha esordito, Sampdoria, Juventus e Chelsea. Alla Juventus riesce a conquistare il suo secondo scudetto (1994-95) e l’anno successivo la Champions League, oltre alla Coppa Uefa ’92-93. Al Chelsea vince invece la sua seconda Coppa delle Coppe, nel 1998 (in cui era anche allenatore). Sono 286 le reti segnate in 753 partite disputate in carriera: in Nazionale maggiore 16 in 59 partite, in cui però ottiene solo il terzo posto mondiale nel 1990.
Ancora con la casacca da calciatore diventa allenatore per un breve periodo nel Chelsea, conquistando la suddetta Coppa della Coppe del 1998 e la supercoppa della stagione successiva, e poi del Watford. Nel 2006 viene scelto tra i portabandiera delle Olimpiadi invernali di Torino e nel 2015 è inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.
Daniele Capello