Gesualdo Bufalino, lo scrittore nato un secolo fa

Nato a Comiso il 15 novembre 1920, poco più di un 100 anni fa, scriveva “per ricordare, per sconfiggere l’amnesia, il silenzio, i buchi grigi del tempo”, come lui stesso aveva scritto.

Figlio di una casalinga e di un fabbro, Maria Elia e Biagio, ha avuto la fortuna di avere un padre con la passione per i libri, trasmessagli fin da bambino. Non a caso, infatti, lo scrittore si è subito appassionato, fin dalla tenera età, ai libri e, in particolare, ai dizionari e alle antologie di poesia.

Studiando in un liceo di Ragusa, Bufalino è poi tornato a Comiso per completare gli studi del liceo classico, trovando in uno dei suoi insegnanti del liceo un grande aiuto: Paolo Nicosia, allievo di Giovanni Alfredo Cesareo. Tanto che nel 1939 Bufalino, appena 19enne, vince un premio di prosa latina sulla Pro Archia, un’orazione di Cicerone.

Una formazione nata nella poesia e nella conoscenza, passata per gli studi classici e poi ai romanzi classici, che sfocia, nel 1940, nella facoltà di Lettere, interrotta nel ’42 per la chiamata alle armi che lo porterà, attraverso varie vicissitudini, ad ampliare ancora di più la sua cultura con la lettura di decine e decine di libri e la sua esperienza con la guerra.

Finito in dei sanatori già durante la guerra, ne esce nel 1947 e nel ’49 conclude i suoi studi per poi iniziare attivamente la sua attività di scrittore. Nel 1950 inizia l’elaborazione del romanzo “Diceria dell’Untore”, che completa solo nel 1971 e intanto si concentra su libro che si occupano della storia dI Comiso.

Finalmente, nel 1981, Bufalino si decide a pubblicare Diceria dell’Untore, grande successo di critica e di lettori che gli permette di vincere il Premio Campiello. Da lì, iniziano i suoi 15 anni d’attività di grande successo come scrittore: inizia a collaborare con diversi giornali (Il Giornale, La Repubblica, Il Messaggero, L’espresso, La Sicilia etc.); Vince il Premio Strega nel 1988 con “Le Menzogne della Notte”, pubblicato per Bompiani e già nel 1992, a poco più di 10 anni dall’inizio della sua carriera di successo, viene pubblicato il primo volume delle Opere 1981-88 Gesualdo Bufalino per i Classici di Bompiani.

Bufalino muore il 14 giugno 1996 in ospedale a causa delle complicazioni dovute ad un incidente d’auto, ma nessuno lo dimenticherà mai.

Domenico Attianese

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