Furore, un paese che c’è e non c’è

L’antico nome del paese è Terra Furoris, ossia Terra del Furore, e trova le sue origini nella furia delle acque del mare che bagnano il borgo.

Furore, così come diversi insediamenti lì intorno, fu fondato in Età Romana, durante il tardo Impero quando i romani fuggirono inseguiti dai Barbari e, rifugiatisi sulle montagne, fondarono questi “Borghi” sulle montagne. Proprio il fatto di essere su queste montagne, oltretutto, questi insediamenti non sono mai stati espugnati, nemmeno durante le incursioni dei saraceni.

Il primo atto “Pubblico” dove Furore è noto è del 1319, dove si nomina per la prima volta la chiesa di San Giacomo, che risale al XI secolo e che è l’insediamento intorno al quale Furore si Sviluppa. Il borgo, poi, alla metà del Quattrocento risulta appartenente alla famiglia nobile dei Summonte fino a diventare famoso, nel 1950, per essere il luogo della storia d’amore tra Rossellini e la Magnani.

Furore è un luogo ideale se siete appassionati di trekking, free climbing, muontan bike, nuovo o anche solo passeggiate su sentieri. Non a caso, infatti, il Fiordo di Furore, con l’intera zona, è candidato a “oasi regionale Naturale” e ad essere inserito nel Parco Regionale. Numerosi sentieri salgono sulla collina, incrociandosi con l’azzurro del mare. Mari e monti, una specialità del luogo, insomma, ideale come luogo per scampagnate in famiglia, avventure sportive e rilassanti giornate a mare.

Domenico Attianese

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