L’aquila di Bonelli: un rapace in pericolo

Bonelli's Eagle (Aquila fasciata) captured at Maralla, Sialkot, Punjab, Pakistan with Canon EOS 7D Mark II

Nel precedente articolo ho parlato di rapaci in migrazione, ma in Italia  parecchie specie di questo gruppo di uccelli nidificano regolarmente. La popolazione di molti rapaci è aumentata rispetto a qualche decennio fa, in seguito a leggi di protezione efficaci che ne hanno impedito la caccia legalizzata e la distruzione dei nidi. Purtroppo rimangono numerosi pericoli per i rapaci: bracconaggio e collisione con infrastrutture sono tra i più impattanti.

Altre specie invece si sono ridotte nel tempo, in particolare una specie di aquila molto rara è a rischio d’estinzione in Italia: l’Aquila di Bonelli.

Questo splendido rapace, il cui nome italiano è stato dedicato all’ornitologo torinese Franco Andrea Bonelli, nidifica in Italia con pochissime coppie: è infatti vittima non solo di caccia illegale, ma anche del furto delle uova nei nidi, che alimentano il mercato illegale dei giovani rapaci destinati a collezionisti senza scrupoli.  

Per questo motivo un gruppo di ornitologi e appassionati siciliani ha deciso di agire direttamente per proteggere questo rapace: è così nato il Gruppo Tutela Rapaci, che da nove anni organizza in Sicilia campi di sorveglianza dei nidi di Aquila di Bonelli (ma anche altre due specie a rischio come Capovaccaio e Lanario). I risultati sono ottimi: oltre alla protezione dei nidi conosciuti (controllati anche tramite webcam) si sono scoperti nuovi nidi, facendo aumentare il numero di giovani involati (almeno 200 dal 2011): l’augurio è che nel tempo la specie possa aumentare oltre la soglia di rischio di estinzione.

Daniele Capello

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