Dal 19 gennaio al 6 febbraio 2022, al teatro Brancaccio di Roma, si potrà assistere a uno dei musical più amati dal pubblico italiano: Sette Spose per sette Fratelli, tratto dall’omonimo film prodotto da MGM e diretto da Stanley Donen, un cult riproposto da sempre in tv con grandi ascolti.
FDF Entertainment con la compagnia Roma City Musical e la regia di Luciano Cannito – che è anche l’ideatore delle coreografie – portano in scena una nuova e divertentissima edizione di 7 Spose per 7 Fratelli.
Il musical si spira al celebre film di Hollywood, con uno sguardo ai personaggi e alle ambientazioni del mondo ironico dei western di Quentin Tarantino.
Il grande impianto scenografico è firmato da Italo Grassi, mentre i meravigliosi costumi di Silvia Aymonino sono stati progettati e creati secondo i canoni estetici e spettacolari di Broadway e del West End.
Il libretto è di Lawrence Kasha & David Landay, mentre le liriche sono di Johnny Mercer. La musica è di Gene de Paul con delle canzoni aggiunte di Al Kasha e Joel Hirschhorn. La traduzione è a cura di Michele Renzullo.
Il cast del musical è formato da 22 interpreti; l’orchestra suonerà dal vivo e la direzione musicale è affidata a Peppe Vessicchio. I protagonisti sono Diana Del Bufalo e Baz, nuovissima coppia del teatro musicale italiano, esplosivi, divertenti, vulcanici, dal talento vocale dirompente.
La storia si svolge in Oregon, nel 1850.
In una fattoria tra le montagne vivono i sette fratelli Pontipee: Adamo, Beniamino, Caleb, Daniele, Efraim, Filidoro e Gedeone.
Adamo, il fratello maggiore, si rende conto che per lui è ormai ora di trovarsi una moglie che si occupi della casa e della cucina. Un giorno si reca in città, per vendere pelli e qui incontrerà Milly, la cameriera della locanda del villaggio. Tra i due scocca il colpo di fulmine, si sposano e partono per la fattoria.
Arrivati a casa Pontipee, Milly ha una sgradita sorpresa: dovrà prendersi cura non solo del marito, ma anche dei suoi fratelli, sei rozzi montanari rissosi e refrattari all’igiene e alle buone maniere.
Dopo una certa fatica iniziale, Milly riesce a mettere in riga i sei ragazzi e vedendoli migliorare, grazie alle sue cure, inizia segretamente a progettare di unire i sei cognati con le sue amiche del paese.
L’occasione propizia si presenta nel corso di una festa annuale. Durante il ballo, i sei fratelli Pontipee, puliti e ben vestiti, danno prova della loro abilità nella danza alle amiche di Milly. La festa vedrà fronteggiarsi due gruppi: i cittadini e i montanari e ben presto, la festa finirà per degenerare in una violenta rissa, causata, in particolar modo, dai cittadini, gelosi per il successo ottenuto dai fratelli Pontipee con le ragazze. I montanari provocati costantemente cederanno e infine, sconsolati torneranno alla loro fattoria.
A casa, Milly scoprirà che i sei ragazzi si sono innamorati delle sue amiche, ma sembra si tratti di un amore impossibile: i genitori delle ragazze non acconsentiranno mai alle nozze tra le loro figlie e dei rozzi montanari, così, per risolvere la questione, si ricorre al rapimento, alla stessa maniera dei romani con le Sabine.
Una valanga impedisce ai parenti di raggiungere le fanciulle rapite, così passa l’inverno. Quando padri, fratelli ed ex fidanzati raggiungono le ragazze presso la fattoria è già primavera e le ragazze ormai sono innamorate dei loro rapitori. Non resta così che celebrare un matrimonio generale.
Bruno Cimino