un tentativo di libertà in una piccola città
dal 16 al 19 novembre al Teatro di Villa Torlonia di Roma
Sette ragazze di tredici anni, sette scene e sette monologhi fanno da cornice tematica a un dramma in cui l’unica costante è l’inaffidabilità delle giovani quando si tratta di ricordi e dichiarazioni.
“COME TUTTE LE RAGAZZE LIBERE” è una commedia sulla necessità di andarsene via, per poter realizzare pienamente la propria sessualità, per essere in grado di prendere decisioni sul proprio corpo e sulla propria vita.
C’è la cultura pop americana, Skype, Instagram. Ci sono le nonne, la teoria critica e l’ambiente patriarcale di una piccola città.
Attraverso i loro mezzi, le sette ragazze vogliono raccontarci tutto, tranne come sono rimaste effettivamente incinte, durante una gita scolastica.
Il mistero aleggia denso su quest’opera teatrale che, con la sua necessità di sfidare le regole preconfezionate dalla società, prova a riscrivere i concetti di famiglia e di patriarcato, rendendo artefici di questa piccola rivoluzione culturale un gruppo di teenager.
Questa è la rappresentazione che andrà in scena al Teatro di Villa Torlonia dal 16 al 19 novembre. Sono, tuttavia, previste cinque repliche in altri teatri della capitale.
“COME TUTTE LE RAGAZZE LIBERE – un tentativo di libertà in una piccola città”, è un progetto di Tanja Sljivar e Simonetta Solder, regia di Paola Rota, con Silvia Gallerano, Liliana Massari, Irene Petris, Simonetta Solder, Sofia Celentani, Sara Mafodda, Martina Massaro, Sylvia Milton, Amina Dabo.
Lo spettacolo è una Produzione PAV nell’ambito di Fabulamundi Playwriting Europe, con il contributo del MiC – Ministero della Cultura e della Regione Lazio.
Tanja Šljivar nasce a Banjaluka, SFR Jugoslavia nel 1988. Ha conseguito la laurea triennale e magistrale in drammaturgia presso la Facoltà di Arti Drammatiche di Belgrado.
I suoi testi sono stati pubblicati, letti e rappresentati sui palcoscenici in Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Serbia, Albania, Spagna, Polonia, Austria, Germania.
LaSljivar è autrice anche di racconti, di trasmissioni radiofoniche, di sceneggiature per cortometraggi e testi di teoria del teatro. Ha vinto diversi premi come drammaturga, come il recente e prestigioso premio Sterija, per la migliore opera teatrale contemporanea in Serbia, il premio di coproduzione del MESS per All Adventurous Women Do in Bosnia. Le sue opere sono state tradotte in circa dieci lingue.
Paola Rota lavora come attrice in teatro con vari registi, tra cui Gabriele Vacis, Elio De Capitani, Ferdinando Bruni, Giampiero Solari, e nel cinema con Carlo Mazzacurati, Matteo Garrone, Eugenio Cappuccio.
Inizia a frequentare i set di diversi film come dialogue coach e assistente, e comincia a occuparsi di casting con Mario Martone per “Noi credevamo” e “Il giovane favoloso”.
Come casting collabora inoltre con Roan Johnson, Dario Argento, Eugenio Cappuccio. Lavora anche come regista di prosa, dirigendo vari spettacoli prodotti da: il Teatro Stabile di Torino, la Biennale di Venezia, il Teatro dell’Elfo di Milano, dedicandosi soprattutto a testi di autori contemporanei.
Nel 2005, incontra Luca Ronconi, alla Scuola di perfezionamento di regia di Santa Cristina, di cui diventa regista collaboratrice in diversi spettacoli.
Dal 2008, collabora con Mario Martone, lavora con lui in direzione, al Teatro Stabile di Torino ed è sua aiuto regista per: “Operette Morali” e “Serata a Colono”; “Morte di Danton”; diverse opere, tra cui “Falstaff”, al Theatre des Champs Elisees di Parigi; “Cavalleria Rusticana” e “Pagliacci” alla Scala; “Curlew River” al Teatro dell’Opera di Roma; “Fidelio”. È anche regista di “Due Partite” di Cristina Comencini; “Winston versus Churchill”, con Giuseppe Battiston; “Lingua Madre Mameloschn” di Sascha Salzmann; “Illegal Helpers” di Maxi Obexer, all’interno del progetto Fabulamundi Playwriting Europe.
INFO:
Teatro di Villa Torlonia
Indirizzo: Via Lazzaro Spallanzani, 1A, 00161 Roma RM
Telefono: 06 4423 0693
http://www.teatrodiroma.net/adon.pl?act=doc&doc=1946
Bruno Cimino