Bernard Elliot Rollin, scienziato e filosofo a difesa degli animali

Sguardo rassicurante, riflessivo, serio al punto giusto per essere considerato tra i filosofi moderni forse il più sensibile alle sofferenze degli animali.

Bernard Elliot Rollin nacque il 18 febbraio 1943, a Brooklyn, uno dei cinque quartieri di New York City ed è morto il 18 novembre scorso, a Fort Collins, in Colorado.

Abbiamo aspettato volutamente, oltre i tempi giornalistici consentiti, per parlare di questo celebre personaggio, poiché pensavamo ancora a ulteriori importanti attenzioni dei media nei suoi confronti, ma tranne poche testate, abbiamo visto solo “coccodrilli” commemorativi d’occasione.

Non celebrazioni meritava Rollin, ma almeno note di merito in quantità utile per ricordare il lavoro che ha svolto durante tutta la sua vita.

Bernard Elliot Rollin

È stato sempre riconosciuto come il padre dell’etica medica veterinaria, un tributo dovuto, per la sua incessante opera a favore dei diritti degli animali. Rollin ha contribuito ad approfondire argomenti di grande spessore umanistico, la sua filosofia vedeva al centro della ricerca scientifica: il benessere degli animali, la sperimentazione e lo sfruttamento, nonché l’ingegneria genetica. Tutti argomenti che in Italia sono stati apprezzati, grazie alla pubblicazione, edita nel 2012, dall’editrice Ariele dal titolo “Diritti degli animali ed etica umana”.

È un libro, – si legge nella quarta di copertina, – di cui c’è molto bisogno, poiché, nonostante tutto quanto sappiamo sul modo di pensare degli animali e soprattutto sul loro modo di sentire, nella routine quotidiana essi continuano ad essere maltrattati. Rollin partecipa alla lotta per i loro diritti e ci racconta i suoi innumerevoli incontri con rudi allevatori e inflessibili ricercatori di laboratorio. Egli porta la voce della ragione del filosofo nel dibattito spesso acceso sulla crudeltà nei confronti degli animali”.

Tra le diciassette pubblicazioni del celebre filosofo animalista, insieme a quella prima citata, quelle arrivate in Italia sono: “Il lamento inascoltato. La ricerca scientifica di fronte al dolore e alla coscienza animale” (Sonda, 2011), e a “Gli altri animali. Scienza ed etica di fronte al benessere animale” (Mimesis, 2020).

Per circa cinquant’anni, come si legge nella sua biografia, egli insegnò etica veterinaria alla Colorado State University ed è stato un riferimento molto rilevante per molte associazioni internazionali impegnate nel far riconoscere dai governi locali i diritti degli animali.

Bernard Elliot Rollin, professore emerito di filosofia, scienze biomediche, bioetica e scienze animali, lo ricorderemo anche perché è stato tra i primi studiosi a sostenere la teoria su una possibile coscienza animale.

Tra le sue tante nobili affermazioni, ci piace conservare un suo particolare pensiero come testamento della filosofia a difesa dei diritti degli animali: “Il modo in cui trattiamo gli animali è l’ultima frontiera morale, l’ultima prova della nostra umanità, lo specchio attraverso il quale possiamo vedere più profondamente nelle nostre stesse anime”.

Bruno Cimino

Articoli simili

La castagna, regina dell’autunno

Il Saltimpalo e lo Stiaccino

Quasi un letargo..