Forte di Bard: complesso fortificato e fatto riedificare nell’Ottocento dai Savoia

di Carmelina Sessa

Bard è un rinomato borgo medioevale, posizionato tra Donnas e Arnad, in Valle d’Aosta.

La sua rinomanza è strettamente collegata al Forte di Bard che si trova arroccato in questa località come il nome ben suggerisce.

La posizione altamente strategica di questa struttura era talmente apprezzata, da guadagnare la definizione di inexpugnabile oppidum nel 1034, in alcuni scritti altomedioevali.

All’epoca, era sotto il dominio di Boso, Visconte di Aosta, e i suoi successori ne mantennero il possesso fino a metà del XIII secolo. Ad essi succedette la potente signoria feudale dei Bard, fino a circa la metà del Duecento, quando Amedeo IV di Savoia ottenne il presidio del Castello, che diventò così un dominio dei Savoia.

La fama della fortezza, le cui strutture difensive furono potenziate sin dalla metà del 1600, accrebbe durante la guerra di successione spagnola, grazie a Vittorio Amedeo II di Savoia che si oppose alla discesa in Italia delle truppe francesi.

Nuovamente, nel 1800, durante la Campagna d’Italia, le truppe francesi furono ostacolate dai soldati italiani ed austriaci, e il “Castel de Bard” fu raso al suolo, per ordine di Napoleone che voleva eliminare definitivamente la piazzaforte antifrancese.

Il baluardo in questione fu riedificato nel XIX secolo, da Carlo Felice di Savoia, sulle rovine dell’antico castello che era stato distrutto.

Il progetto di ricostruzione fu affidato all’ingegnere militare Francesco Antonio Olivero e i lavori terminarono nel 1838.

Attualmente, il Forte di Bard si presenta come un complesso fortificato, costituito da diverse costruzioni indipendenti.

Nel corso dei lavori di riedificazione furono realizzati diversi corpi di fabbrica, disposti su livelli differenti. Questo sistema di strutture autonome garantiva maggiore difesa e protezione.

Dalla fine del XIX secolo, il forte è stato adibito a carcere militare e, successivamente, fino al 1975, a polveriera dell’Esercito Italiano. La proprietà è infine diventata della Regione Autonoma Valle d’Aosta.

Dopo anni di abbandono, nel 2000, furono avviati lavori di restauro, tesi al recupero conservativo del sito. Nel 2006, il forte è stato riaperto ai visitatori.

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