Festival Internazionale del Giornalismo a Perugia dal 6 al 10 aprile

Coraggio Umanità e Visione: in programma nella XVI edizione al #ijf22   

“Coraggio umanità e visione”: questi gli ingredienti citati nelle righe di presentazione del Festival Internazionale del Giornalismo. Cosa significa più nello specifico? Semplicemente che in tempi difficili come gli attuali, è necessario equipaggiarsi bene per affrontare le nuove sfide in un mondo che cambia. Un tris d’assi che dunque è destinato a fare capolino nei vari panel di discussione che si avvicenderanno da mercoledì 6 a domenica 10 aprile tra le suggestive location delle mura storiche di Perugia.

“Ci ritroveremo per 5 giorni e 240 incontri tra tavole rotonde, interviste, presentazioni e serate teatrali” sta scritto nella pagina ufficiale del Festival. Una 5 giorni dunque che coinvolgerà oltre 600 speaker di tutto il mondo. Come ogni anno, gli eventi saranno a ingresso libero fino al limite della capienza consentita. Gli incontri saranno in diretta streaming e “on demand” sulla piattaforma media.journalismfestival.com e sul canale YouTube del Festival. Inoltre sarà possibile seguire le dirette pure mediante le pagine degli speaker partecipanti.

Quanto ai contenuti e agli ospiti, basterà accedere al programma completo, disponibile e scaricabile dal sito ufficiale della manifestazione dove, peraltro, gli aggiornamenti sono in tempo reale. Tra gli argomenti in discussione questioni di geopolitica, storie di donne nei teatri di guerra, il cambiamento climatico. Ma anche la rivoluzione nel mondo della comunicazione: dal giornalismo digitale alle comunità dei social, da Big Data agli algoritmi, dalla gestione della notizia dei media italiani ai media stranieri. Si affronteranno anche i grandi temi legati alle tecnologie di sorveglianza di massa, al modo di comunicare la scienza nell’era delle emergenze globali.

Un focus anche sul rapporto tra giovani e videogiochi, sul fare impresa in modo innovativo in contesti di pressione politica, e sulla sempre più stringente necessità di un serio fact e data checking prima di diffondere notizie. Perchè, come si legge nell’introduzione ad un evento, “chi avrebbe dovuto trovare le parole più adatte nei momenti più difficili spesso non è stato all’altezza del ruolo”. E così, tra incertezze scientifiche, e comunicazione istituzionale contraddittoria e oscura, il pubblico ha assistito a scontri tra addetti al settore. Una narrazione “acchiappaclic” finalizzata a sobillare gli scontri tra le fazioni del momento che, in ultima istanza, hanno portato ad una sorta di noia generalizzata verso chi è preposto alla informazione/disinformazione. 

Tra gli ospiti che fanno ormai presenza fissa nelle varie edizioni del festival nato e cresciuto in Umbria: il giornalista Mario Calabresi, lo scrittore giornalista Marco Damilano, lo scrittore e vincitore del premio Strega Paolo Giordano. E ancora Roberto Saviano, Il fumettista “Zerocalcare” e tra le serate conclusive anche Marco Travaglio con un monologo dal titolo, quanto mai provocatorio, “L’anno dei migliori”.

Di Maria Teresa Biscarini

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