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Sono 180 milioni gli europei colpiti da problemi mentali. Le stime sono dell’Università Popolare “Stefano Benemeglio” delle Discipline Analogiche (UPDA), che si è basata sui dati dell’European Psychiatric Association (EPA) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Secondo le stime dell’EPA le persone affette da disturbi mentali erano 164 milioni nel 2015, con un impatto economico valutato dall’associazione europea in 798 miliardi di euro, seppure solo un cittadino su 3 si curi ed arrivi a rivolgersi ad uno specialista. Certo è che il peso globale dei disturbi mentali continua a crescere con un impatto sempre maggiore sulla salute e sui principali indicatori sociali ed economici in tutti i Paesi del mondo. Entro il 2030 -secondo l’OMS- le patologie psichiatriche saranno infatti le malattie più frequenti a livello mondiale. Sempre secondo l’OMS, entro i prossimi 12 anni oltre il 20% della popolazione mondiale in età evolutiva arriverà a soffrire di una qualche forma di disturbo mentale, con il suicidio che diventerebbe la terza causa di morte in età adolescenziale. Ma l’Università Popolare “Stefano Benemeglio” delle Discipline Analogiche rileva anche la presenza di una grande sofferenza a livello mentale che non raggiunge i criteri per essere diagnosticata, seppure condizioni e faccia soffrire larga parte della popolazione.

 

Stefano Venditti

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