Un albero endemico dell’isola di Samoa, un alberello che arriva appena a 1,8 metri, chiamato “Psychotria insularum” o Matalafi, dotato di fiori bianchi, bacche rosse e grandi foglie verdi, sarebbe in grado di “curare” la febbre o il dolore.
Alcune componenti di questo albero costituiscono una medicina naturale che ha effetti simili a quelli dell’ibuprofene.
Sembra una follia, ma sono questi i risultati messi in evidenza da uno studio, condotto dagli scienziati della Victoria University di Wellington in Nuova Zelanda e pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.
Lo studio ha valutato l’efficacia delle foglie di Matalafi, proprio nel trattare malattie e condizioni come febbre e dolori muscolari.
Il team di scienziati ha studiato e confermato le proprietà di questa pianta, usata un tempo nella medicina tradizionale. Un’efficacia giustificata dalla ricchezza di rutina e nicotiflorina della pianta, due sostanze dai forti effetti antinfiammatori e neuroprotettivi. Addirittura, gli scienziati hanno dichiarato che le foglie di questa pianta potrebbero anche essere usate per trattare le malattie neurodegenerative, le malattie cardiovascolari o addirittura, anche il cancro, il diabete e il Covid 19.
Ovviamente, come hanno dichiarato anche gli scienziati che hanno lavorato allo studio (Seeseei Molimau-Samasoni, Helen Woolner e Andrew Munkacsi), sono necessari altri approfondimenti e indagini su questa pianta. Ma i risultati finora ottenuti, promettono se non una panacea, comunque un rimedio naturale che può essere utilizzato in diverse applicazioni cliniche e in maniera incredibilmente utile.
Domenico Attianese