Google Arts & Culture crea un prodotto per la ricerca accademica e non solo
Google pensa in grande e arriva a superare i limiti del territorio strettamente legato alla rete e alle nuove tecnologie per andare molto oltre, anzi, molto “indietro”, addirittura di migliaia di anni. L’azienda, nella sua specifica sezione Google Arts & Culture ha infatti creato “Fabricius”, il primo traduttore al mondo dal geroglifico. Il nome deriva da Johann Albert Fabricius, bibliotecario e bibliografo tedesco vissuto tra il XVII e il XVIII secolo e considerato il padre della storiografia nell’ambito della letteratura latina e greca. Il traduttore è stato creato attraverso una collaborazione che ha visto coinvolti il Centro di Egittologia australiano della Macquarie University, la Ubisoft (azienda francese sviluppatrice ed editrice di videogiochi) ed egittologi provenienti da tutto il mondo. Fabricius è stato pensato principalmente come supporto per la ricerca accademica al fine di facilitare e sveltire la decodificazione degli antichi testi egizi. Si propone comunque anche per gli appassionati di antichità meno esperti con un uso “ludico” offrendo la possibilità di imparare il geroglifico o tradurre nella lingua degli antichi egizi parole in inglese. In tutto l’applicativo offre dunque tre possibili forme di utilizzo. L’idea è stata partorita in seno allo sviluppo del gioco della Ubisoft “Assassin’s Creed: Orygins”, ambientato appunto in Egitto. Fabricius è stato creato anche con il fine di celebrale l’anniversario dell’importante scoperta della Stele di Rosetta, avvenuta durante una campagna napoleonica in Egitto il 15 luglio 1799. Il reperto è infatti stato la fondamentale chiave di decifrazione della antica lingua dei faraoni dato che presentava un testo steso sia in greco che in geroglifico. L’applicativo, facilmente utilizzabile da pc o cellulare è attualmente disponibile solo in inglese e arabo.
Glenda Oddi