Viaggi e alloggi in un’ottica di scambio tra i soci
Si chiama “Servas” l’associazione che vede la luce in Danimarca già dal 1949. Il suo fondatore, Bob
Luitweiler, pacifista e di ispirazione gandhiana, intendeva così facilitare gli interscambi tra persone
sconosciute di lingue e culture diverse. Ed infatti, ad oggi, Servas può contare su una vasta rete di migliaia di
soci che si ospitano a vicenda. “Open Doors…Open Minds” sta scritto negli opuscoli che i soci disseminano
sul territorio. E forse sta proprio qui il cuore della realtà: infatti aprire le porte significa anche aprire le menti.
Il progetto, come ben si può intuire, non ha quindi quasi nulla a che vedere con i modi tradizionali di
prenotazione alloggi. Non si tratta quindi di case vacanze, B&B, ostelli o strutture ricettive. Il contatto tra chi
ospita e chi è ospitato avviene infatti esclusivamente all’interno delle persone aderenti al circuito Servas, con
una sorta di patto di reciprocità. Chi viaggia viene così accolto ed ospitato dal socio, prima sconosciuto ma
poi potenziale amico, che si trova nella zona d’interesse del viaggiatore.
Il valore aggiunto di questo, peraltro economico, modo di viaggiare e conoscere il mondo è quello della
reciproca conoscenza. Al posto di un’anonima stanza di albergo, ci si ritroverà direttamente immersi in un
ambiente familiare e domestico. E se l’ospitante ha pure del tempo da dedicare, si potrà fruire di un servizio
di guida turistica “fai da te” da parte chi il territorio lo conosce personalmente.
Ma per diventare socio Servas, non è sufficiente iscriversi dietro pagamento di una quota, ma aderire in toto
alla filosofia di vita che c’è dietro. Per saperne di più, basterà mettersi in contatto con i referenti di zona
raggiungibili tramite il sito web di Servas Italia www.servas.it. Si può comunque anticipare, sin da ora, che
per entrare in Servas, i potenziali interessati dovranno rendersi disponibili ad una iniziale intervista
conoscitiva. Il primo obiettivo sta infatti nel comprendere come funziona l’associazione, per poi valutare
insieme l’opportunità dell’iscrizione.
Quanto all’eventuale quota associativa per l’iscrizione annuale, tra le FAQ (Frequented Asked Question) nel
sito, sta scritto che la stessa viene fissata dal comitato Esecutivo. Per l’anno corrente l’importo è pari a 15
euro per il socio ordinario, 5 euro per ogni socio familiare aggiunto al socio ordinario e 5 euro per i soci più
giovani (di età compresa tra i 18 e i 26 anni).
Se sentite dunque risuonare in voi le parole: Pace, Incontro, Dialogo, Non Violenza, Ascolto, Rispetto,
Scambio, Viaggi, Accoglienza, Amicizia, Conoscenza, Curiosità, “Servas” può fare al caso vostro. Ed infatti
in un loro opuscolo sta scritto: “Se ritenete di potervi accostare con spirito di apertura al prossimo, potrete
sperimentare cosa significa essere benvenuti in Servas e potrete forse affermare anche voi un giorno
“Grazie a Servas di esistere”.
Di Maria Teresa Biscarini