Economia, open banking per startup e PMI

Le opportunità e gli scenari per una maggiore accessibilità. La tecnologia diventa un asset fondamentale per l’economia

Economia: open banking per le startup e le piccole medie imprese. È su questo argomento che si è svolto recentemente un incontro al CNEL di Roma con imprese e operatori del settore, proprio per discutere sugli scenari attuali e futuri dei servizi finanziari. Educazione, accessibilità, innovazione e consapevolezza sono argomenti importanti nell’ambito della finanza, proprio per supportare le aziende italiane verso una cultura finanziaria adeguata e opportuna. Per organizzare il meeting sono scesi in campo la startup EasyPol e l’Osservatorio Imprese e Consumatori, con il patrocinio dell’Associazione Prestatori Servizi di Pagamento. Durante il dibattito sono stati affrontati diversi aspetti della tecnologia applicata alla finanza: dall’impartire nozioni di base in ambito finanziario sotto forma educativa, fino all’accessibilità degli strumenti come app e simili. Non è stata tralasciata l’innovazione proprio evidenziando le future metodologie di pagamento. 

Analisi del settore

La riflessione promossa dal dibattito prende spunto da alcuni dati realizzati da uno studio condotto da Experian. «Il 39% delle aziende a livello internazionale ha già deciso – si legge nel Documento – di investire nell’Open Banking e un complessivo 47% che è in procinto di farlo in un arco di tempo che va dai 12 mesi ai prossimi 5 anni. Di tutte le imprese intervistate, il 52% sta notando uno sviluppo significativo nei rispettivi progetti di Open Banking che, principalmente, riguardano servizi di pagamento (66%) e personal finance management (61%)».

Francesco Fravolini

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