Economia: aumenta l’uso degli strumenti alternativi al contante

Il cambiamento delle abitudini delle persone è contenuto nella 19a edizione dell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments curato da Assofin, Nomisma e Ipsos, con il contributo di CRIF. L’analisi del settore evidenzia la rivoluzione delle modalità di pagamento preferite dai consumatori.

Cresce l’uso degli strumenti alternativi al contante. È quanto si legge nella 19a edizione dell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments curato da Assofin, Nomisma e Ipsos, con il contributo di CRIF.

C’è un’ulteriore evoluzione del mercato verso l’uso di strumenti alternativi al contante e verso un maggiore utilizzo di strumenti innovativi. La crescita dell’eCommerce aumenta l’incidenza delle transazioni online che nei primi 6 mesi del 2021 arrivano a costituire il 22% delle operazioni complessive via carta opzione/rateale. La pandemia, durante il 2020, accelera lo sviluppo e l’utilizzo dei sistemi contactless e mobile, spingendo verso un processo di innovazione sempre più orientato allo switch tra contante e strumenti digitali. Nonostante la profonda riduzione dei consumi, il numero dei pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante a livello nazionale è cresciuto del +1.5%”.

Cambiano le abitudini dei consumatori che preferiscono usare gli strumenti alternativi al contante, grazie alla spinta dovuta all’emergenza sanitaria del Covid 19. C’è una forte rivoluzione nel settore dell’economia e specificatamente dei consumi da parte dei consumatori, pronti a sostituire con strumenti finanziari adeguati il consueto pagamento in contanti.

Analisi del settore

Il numero di carte di credito attive in Italia nel 2020 risulta pari a 15,3 milioni con un valore delle transazioni effettuate che si attesta nell’ordine di 75,4 miliardi di euro, dato in netta riduzione rispetto all’anno precedente. È proseguito il trend di leggera diminuzione – si legge nell’indagine – del valore medio delle transazioni, che si attesta a 65 euro. Negli ultimi 15 anni è stato rilevato un calo del 35% degli importi medi. Sempre nel 2020 si conferma nuovamente l’elevato utilizzo di carte di debito. Nonostante il crollo dei consumi, infatti, il numero delle operazioni delle carte di debito ha registrato una lieve crescita rispetto al 2019 (+1.1%) confermata anche dall’analisi degli importi complessivi delle transazioni che nel 2020 sfiorano i 135 mld di euro. Su queste dinamiche ha avuto un peso significativo il cashback di Stato. Ancora un’altra conferma nell’ampio utilizzo delle carte prepagate già osservato durante gli anni precedenti. Nel 2020, infatti, l’Osservatorio ha registrato un ulteriore aumento delle carte in circolazione, con una variazione sul 2019 di oltre il 10%, confermando il successo di questa tipologia di strumento, favorita negli acquisti online. A ciò si associa anche una crescita consistente del numero di operazioni pari al 19.5%, dando origine ad un flusso transato di oltre 42 miliardi di euro (+16.7% sul 2019)”.

Francesco Fravolini

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