L’Associazione a novembre scorso aveva proposto al Governo un emendamento, per richiedere la proroga dell’art. 55 del Decreto “Cura Italia”, per la liquidità di holding e imprese. È fondamentale prorogare la validità temporale della previsione normativa, inizialmente fissata al 31 dicembre 2020, per coprire le perdite che il perdurare dell’emergenza pandemica procurerà alle imprese, ben oltre la scadenza del 31 dicembre, trasformandole in crediti d’imposta.
Economia: Assoholding esprime soddisfazione sul Decreto Sostegni Bis. L’emendamento che aveva proposto al Governo, per prorogare fino al 31 dicembre 2021 le misure previste dall’art.55 del DL Cura Italia, è stato recepito nell’art. 19 del nuovo Decreto Sostegni bis. L’Assoholding era convinta, come aveva rappresentato nel suo appello per il tramite del Direttore Generale, Barbara Cortese, della assoluta necessità di prorogare la validità temporale della previsione normativa, inizialmente fissata al 31 dicembre 2020, fino ad almeno tutto il 2021, per coprire le perdite che il perdurare dell’emergenza pandemica procurerà alle imprese, ben oltre la scadenza del 31 dicembre, trasformandole in crediti d’imposta.
Genesi della norma
La norma è pensata come strumento di sostegno alle imprese in difficoltà economica, a causa della pandemia; è immaginata dal legislatore come pratica virtuosa nella gestione del credito d’imposta.
Il legislatore modifica la disciplina della trasformazione in crediti d’imposta delle attività, per imposte anticipate (DTA, Deferred Tax Assets), ponendo la condizione di cessione di crediti deteriorati, indirizzati alla creazione di nuova liquidità.
Le imprese, che cedono a terzi i propri crediti commerciali o finanziari deteriorati, possono trasformare in credito d’imposta le attività per imposte anticipate, anche se non ancora iscritte in bilancio, relative sia alle perdite fiscali che alle ACE (Aiuto alla Crescita Economica) rimaste inutilizzate. Un meccanismo virtuoso che genera liquidità extra, in quanto diminuisce il fabbisogno connesso con il versamento di imposte e contributi.
Uno strumento concreto ed immediatamente disponibile per le aziende che nei prossimi anni dovranno far fronte alle difficoltà ulteriori, generate dalla crisi globale, determinata dalla pandemia in atto.
Chi è Assoholding
È il punto di riferimento per le holding finanziarie e per gli studi professionali: assiste i suoi associati nell’interpretazione, nell’analisi e nell’applicazione della normativa di riferimento, e pone in essere attività di rappresentanza istituzionale, tutelando gli interessi del comparto delle holding, con interventi a tutela dei soci, dei dipendenti e delle società partecipate.
Centrale anche la ricerca, con una attività di studio continua, attraverso i professionisti (commercialisti e avvocati, ma anche di altri ambiti professionali) e un advisory board di altissimo profilo, che operano come think tank, capaci di anticipare problematiche sulle tematiche di riferimento, di rappresentarle presso le Istituzioni e di ispirare possibili soluzioni.
Francesco Fravolini