Il cambiamento climatico non modifica solo i paesaggi e gli ecosistemi: incide anche sulle nostre emozioni. Questo intreccio tra ambiente e stati d’animo, noto come ecoemozioni, è diventato un argomento di crescente interesse per psicologi ed esperti di clima. Una delle manifestazioni più emblematiche di questa relazione è il fenomeno dell’eco-lutto, osservato di recente in Finlandia.
Cosa sono le ecoemozioni?
Le ecoemozioni rappresentano il legame emotivo tra gli esseri umani e l’ambiente naturale. Possono spaziare dalla gioia per un paesaggio rigoglioso alla tristezza per un ecosistema compromesso, fino all’ecoansia, un sentimento di preoccupazione per il futuro del pianeta (per approfondimenti: https://www.associatifisiomed.it/blog/cambiamento-climatico/eco-ansia/). Queste emozioni non sono solo il risultato di cambiamenti ambientali visibili, ma anche di una crescente consapevolezza delle sfide climatiche.
Il caso finlandese: l’eco-lutto per la perdita della neve
In Finlandia, la percezione del cambiamento climatico ha assunto connotazioni profondamente emotive. Lo scorso autunno, il Paese ha vissuto un’anomala assenza di neve nelle regioni meridionali, che ha suscitato un forte senso di perdita in molti cittadini. Il termine eco-lutto descrive questa tristezza legata ai paesaggi che mutano o scompaiono. La ricercatrice Inkeri Markkula, dell’Università della Lapponia, sta studiando questo fenomeno, evidenziando come la mancanza di neve influisca sul benessere emotivo di chi associa l’inverno a ricordi e tradizioni legati al paesaggio innevato.
Per molti finlandesi, la neve non è solo un elemento del paesaggio, ma un simbolo di stabilità e sicurezza. Il suono degli spazzaneve al mattino, ad esempio, rappresenta un rituale rassicurante per chi abita nelle regioni settentrionali. Tuttavia, quando questo viene a mancare, si manifesta un senso di instabilità che può sfociare in una tristezza profonda. Secondo Panu Pihkala, esperto di ecoemozioni dell’Università di Helsinki, il dolore per i cambiamenti climatici si intensifica quanto più si è legati agli elementi naturali che si stanno perdendo. Questa sensazione è amplificata dalla percezione di essere incompresi da chi non condivide lo stesso attaccamento emotivo all’ambiente.
Come affrontare l’eco-lutto
L’eco-lutto è un fenomeno ancora poco riconosciuto, ma che necessita di maggiore attenzione. Le emozioni negative, se non gestite, possono influire negativamente sulla salute mentale. Tuttavia, è possibile trasformare questi sentimenti in un motore di cambiamento. Educare le persone sull’importanza di esprimere queste emozioni, creare comunità di supporto e incoraggiare l’azione ambientale sono passi fondamentali per canalizzare il dolore in resilienza e impegno.
Le ecoemozioni, e in particolare l’eco-lutto, dimostrano quanto sia profondo il legame tra esseri umani e natura. Affrontare il cambiamento climatico non significa solo intervenire sugli ecosistemi, ma anche riconoscere e gestire le implicazioni emotive di questi mutamenti. Solo così potremo trovare nuove forme di equilibrio tra noi e il pianeta.Riccardo Pallotta ©