Su Rai3, domenica 4 aprile in prima serata, è andata in onda la finale della trasmissione televisiva “Il Borgo dei Borghi”, ottava edizione, condotta da Camilla Raznovich. Venti splendide località italiane si sono sottoposte al giudizio dei telespettatori per l’assegnazione del titolo il Borgo più bello d’Italia 2021.
La giuria era composta anche da tre super partes: Rosanna Marziale, chef stellata e protagonista del canale tv Food Network; Mario Tozzi, geologo e conduttore di “Sapiens” su Rai3 e Jacopo Veneziani, storico dell’arte e dottorando alla Sorbona di Parigi.
Questi i Borghi in gara: Issime (Valle d’Aosta-Aosta); Cocconato (Piemonte-Asti); Finalborgo (Liguria-Savona); Pomponesco (Lombardia-Mantova); Borgo Valsugana (Trentino Alto Adige-Trento); Malcesine (Veneto-Verona); Poffabro (Friuli Venezia Giulia-Pordenone); San Giovanni in Marignano (Emilia Romagna-Rimini); Buonconvento (Toscana-Siena); Corciano (Umbria-Perugia); Grottammare (Marche -Ascoli Piceno); Pico (Lazio-Frosinone); Campli (Abruzzo-Teramo); Trivento (Molise-Campobasso); Albori (Campania-Salerno); Valsinni (Basilicata-Matera); Tropea (Calabria-Vibo Valentia); Pietramontecorvino (Puglia-Foggia); Geraci Siculo (Sicilia-Palermo); Baunei (Sardegna-Nuoro).
Il titolo Il Borgo più bello d’Italia 2021 è andato a Tropea, la Perla del Tirreno. Grande la soddisfazione dei cittadini, di chi conosce e frequenta questa stupenda località e, naturalmente, del sindaco Giovanni Macrì e di tutta l’amministrazione comunale.
Un traguardo certamente non scontato vista la partecipazione delle altre diciannove località, sopra citate, tutte molto interessanti e ricche di un patrimonio culturale che per l’Italia sono un vanto nel mondo.
Forse Tropea ha meritato un’attenzione particolare per quel che da anni è riuscita a sviluppare in termini turistici e di patrimonio artistico e culturale, ma innanzitutto per la generosità di Dio che a questo luogo ha voluto donare sì tanta bellezza.
Il centro storico, con i suoi vicoli, le piazzette silenziose, i palazzetti nobiliari, gli affacci verso un’infinita bellezza tra il verde delle colline e l’azzurro del suo mare, è senza alcun dubbio tra i più caratteristici che si possono ammirare in Italia.
Il Duomo in stile normanno e la chiesa di Santa Maria dell’isola, sebbene ritenuti i più importanti luoghi di culto, non sono gli unici edifici religiosi da visitare. Di grande interesse storico ed artistico sono anche la chiesa di “Michelizia”, quella dei “Liguorini” e dell’Annunziata.
Qui sono nati illustri personaggi, probabilmente poco valorizzati, ma che esprimono una forte appartenenza al territorio che si è tramandata da generazioni. Stiamo parlando, tanto per citarne alcuni, di Lorenzo Albino, tra i pittori europei più affermati della nostra generazione; Domingo Arena, l’emigrante quasi presidente dell’Uruguay di fine Ottocento; Pasquale Galluppi, filosofo; Don Francesco Mottola per il quale è in corso il processo di beatificazione; Vincenzo Lauro, cardinale che per ben quattro volte consecutive fu sul punto di essere nominato papa; non ultima Santa Domenica, già patrona della città, figlia di Doroteo e Arsenia, decapitata per la sua fede cristiana il 6 luglio del 603 quando aveva ancora sedici anni.
Nel Dizionario Mitologico dell’editrice Sonzogno (1989), il nome Tropea viene così spiegato: “Soprannome di Giunone perché i vincitori le consacravano i Trofei detti anche Tropaea”.
Per chi ancora non conoscesse questa splendida località, è tempo di visitarla. Ci permettiamo un consiglio: giugno o settembre sono i mesi ideali.
Bruno Cimino