Per ricordare la vita di Don Francesco Mottola, va in scena, nell’Anfiteatro del Porto di Tropea, una commedia musicale scritta dal maestro Vincenzo Laganà. Gli interpreti principali sono Franco Cimino e Giulia Romano, la regia di Loredana Corrao e la produzione è dell’Istituto delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù.
“Se è il suono del mare a suscitare la preghiera o il colore di un tramonto mediterraneo ad emozionare fino alla poesia, se si scopre nel creato la bellezza di Dio e con quella stessa forza il cuore si volge, irrefrenabile, ai piccoli, ai poveri, ai “nuju d’u mundu”, la vita assume la dimensione oblativa e il dono di sé diviene scelta assoluta ed incondizionata”.
Questo incipit può riassumere la straordinaria esistenza del venerabile Don Mottola, in prossimità di beatificazione, vissuto a Tropea (3 gennaio 1901 – 29 giugno 1969).
Ricordare con una commedia musicale, dal titolo “E l’aquila raggiunse il sole”, un uomo di chiesa venerato dalla collettività non è un’operazione insolita, anzi è sempre più frequente per esaltare la memoria di un grande personaggio. Ed è quello che hanno fatto l’autore Vincenzo Laganà e la regista Loredana Corrao ripercorrendo l’esperienza vocazionale del venerabile tropeano, scrutandone attentamente l’aspetto carismatico e pastorale e traducendo in chiave artistica testimonianza ed evangelizzazione. Si tratta di una figura che ha trovato il coraggio di spezzare il sistema classista con l’amore annunciato nel Vangelo, attraversando la triste realtà sociale delle due guerre mondiali.
Questa spettacolare opera, rivisitata in una lettura moderna, è ambientata nella Tropea degli anni ’40 e si inserisce all’interno dell’Anno Giubilare Mottoliano.
In scena, al fianco di Don Francesco (interpretato da Franco Cimino), l’immancabile Irma Scrugli (Giulia Romano), la sua più fedele seguace e prima Sorella Maggiore dell’Istituto delle Oblate del Sacro Cuore i cui aderenti sono donne e uomini laici consacrati, i quali seguono la stessa strada indicata da Don Mottola: un cammino che esalta lo spirito e muove alla carità.
In scena un ensemble di sedici giovani artisti non professionisti che cantano e ballano dal vivo, alcuni dei quali, Federica Valotta, Pasquale Lo Torto, Sophia Romano, Fortunato Cugliari e Noemi Di Costa, addirittura all’esordio teatrale.
<<È un progetto di alta qualità>> afferma la Corrao, e aggiunge << la scelta dell’esecuzione dal vivo premia il loro talento e rende omaggio alla realizzazione di un’opera destinata alle categorie cult della commedia musicale italiana>>. Dal canto suo l’autore Vincenzo Laganà, consapevole della grande responsabilità di questo lavoro, si augura di <<essere riuscito a raccontare, in chiave musicale, la straordinaria esistenza di questi personaggi>> e sottolinea: <<Mi sono lasciato guidare dalla poesia che la loro vita trasmetteva>>.
Ma chi era Don Francesco Mottola? Un sacerdote di vecchia razza, che viveva per sostenere i poveri; si recava nei tuguri della cittadina calabrese, ora punto di riferimento del turismo internazionale, ad aiutarli con qualunque mezzo. La sua vita è stata un continuo servire i bisognosi al punto che, dopo la sua morte, viene ricordato come “Servo di Dio”.
… E l’aquila raggiunse il sole.. è in prima nazionale all’Anfiteatro del Porto di Tropea, il 28 settembre 2019 alle ore 21.
Ingresso libero.
Bruna Fiorentino