Se pensate che nel terzo millennio, in piena globalizzazione, siano già state scoperte tutte le specie animali viventi sulla Terra, vi sbagliate di grosso. Anche se l’uomo ha ormai esplorato quasi tutte le zone del nostro pianeta, anche le più selvagge, si stima che molte specie animali, soprattutto quelli di piccola taglia, siano ancora sconosciute alla scienza, mentre purtroppo alcune rischiano di estinguersi senza neanche essere scoperte.
Pochi giorni fa è stato annunciato sulla rivista European Journal of Taxonomy il rinvenimento di una nuova specie di coleottero, battezzato Dyscolus gobbii. Il piccolo insetto, simile a un Cervo volante, è stato trovato in Ecuador, sulla Cordigliera delle Ande, ma tra gli scopritori c’è anche un ricercatore italiano: Mauro Gobbi, entomologo della Sezione di Zoologia degli Invertebrati e Idrobiologia del MUSE, il Museo delle Scienze di Trento. E, come dice il nome specifico del nuovo coleottero, proprio il ricercatore italiano è stato omaggiato per la scoperta dal collega francese Pierre Moret del Centre National de la Recherche Scientifique francese.
Il Dyscolus gobbii è un coleottero di piccole dimensioni, circa 11 mm., e vive nelle zone più elevate delle cime andine: è stato infatti rinvenuto nelle foreste umide collocate tra i 4200 e i 4400 m. s.l.m., un ambiente simile alla tundra alpina. La specie, come molti altri insetti, è un’ottimo bioindicatore e la sua scoperta potrebbe contribuire a comprendere meglio lo stato di conservazione degli habitat andini e l’effetto dei cambiamenti climatici in quelle zone quasi incontaminate.
Daniele Capello