Ha illuminato il basket mondiale per un decennio per poi spegnersi improvvisamente come una cometa: 30 anni fa ci lasciava prematuramente Drazen Petrovic, stella del basket mondiale. Uno dei giocatori più forti della sua epoca è morto in un incidente stradale il 7 giugno 1993 a soli 28 anni.
Nato il 22 ottobre 1964 nell’allora Jugoslavia (avrebbe poi preso la nazionalità croata dopo il suo disfacimento), giocava nel ruolo di guardia in cui è riuscito a imporsi a livello mondiale. Esordì nel Sibenik dove a 16 anni era già titolare per poi passare alla più titolata Cibona Zagabria dove conquistò un campionato jugoslavo e due Coppe dei campioni: tenne la media di 43 punti a partita col record di 112 a Ljubljana nel 1985. La successiva avventura nel Real Madrid proseguì con numeri simili: nella finale di Coppa delle Coppe vinta contro Caserta nel 1989 mise a referto 62 punti. Il miglior giocatore europeo non poteva non sbarcare in NBA: nello stesso anno fu quindi ingaggiato da Portland dove raggiunse la finale playoff ma il suo gioco individualista nonostante l’efficacia non era molto apprezzato. Nel 1991 passò quindi a New Jersey, squadra meno blasonata ma dove si impose come uno dei giocatori migliori dell’NBA trascinando la squadra ai playoff. Pur non venendo mai scelto per l’All Star Game fu il primo europeo inserito nel terzo miglior quintetto della stagione nel 1993.
Anche in Nazionale fu trascinante: portò quella jugoslava a vincere l’Europeo nel 1989 e il mondiale nel 1990 e a conquistare due podi olimpici (terza nel 1984 e seconda nel 1988) e quella croata all’argento olimpico nel 1992 (battuta solo dal primo Dream Team statunitense), ultimo regalo prima del tragico addio.
Daniele Capello