Diodato, un anno pieno di riconoscimenti

Il 2020 in ambito musicale è sicuramente l’anno di Diodato. Il cantautore tarantino infatti, dopo una lunga gavetta, sta ottenendo il meritato successo, in un anno difficile per tutta l’industria discografica a causa dell’emergenza Coronavirus. A febbraio, da outsider, ha vinto il 70° Festival di Sanremo con la sua “Fai rumore” precedendo Francesco Gabbani e i Pinguini Tattici Nucleari. Ha così ottenuto anche il lasciapassare per partecipare all’Eurovision Song Contest, evento poi annullato per il Covid-19.
La scorsa settimana il cantautore pugliese ha ricevuto un altro premio importante: il David di Donatello, nella categoria “miglior canzone originale” per il brano “Che vita meravigliosa“, contenuta nel film “La dea fortuna” di Ferzan Ozpetek e primo singolo del suo ultimo album, che porta lo stesso titolo.
Antonio Diodato, tarantino d’origine ma nato ad Aosta nel 1981, ha pubblicato finora 4 album, il primo dei quali nel 2013. Ha partecipato a tre Festival di Sanremo: nel 2014 è secondo tra le Nuove proposte con “Babilonia” e nel 2018 partecipa tra i big in coppia con Roy Paci col brano “Adesso”. Nel 2016 diventa direttore artistico del concerto del primo maggio di Taranto. Nel 2019 esordisce anche come attore nel film “Un’avventura”.
Sabato 16 maggio infine sarà protagonista della serata che sostituirà l’Eurovision Song Contest: si esibirà insieme agli altri 40 artisti che avrebbero dovuto partecipare all’evento. Lo spettacolo si intitolerà “Eurovision: Europe shine a light” e verrà trasmesso in prima serata su Rai1 e Rai4 con il commento di Flavio Insinna e Federico Russo.

Daniele Capello

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