Deloitte diventa Società Benefit

Pompei (CEO Deloitte Italia): «Un passo importante, in linea con il nostro impegno sulla sostenibilità”». A delineare questa rivoluzione economica e sociale è la strategia del Network Deloitte che opera in Italia dal 1923

Deloitte diventa Società Benefit. È tutto pronto per cambiare lo statuto a tutte le realtà economiche del network di Deloitte in Italia. Conviene ricordare che nei documenti delle società sarà inserito l’impegno a “perseguire, nell’esercizio della propria attività economica, una o più finalità di beneficio comune ed operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti delle persone, del territorio e dell’ambiente in cui opera e dei portatori di interesse rispetto alla sua attività (personale, collaboratori, clienti, fornitori, professionisti, soci)”. È una trasformazione importante nel mondo dell’economia perché cambia gli scopi statutari a beneficio di azioni benefiche riguardanti il territorio e, più in generale, la società. A delineare questa rivoluzione economica e sociale è la strategia del Network Deloitte che opera in Italia dal 1923. È utile ricordare che Deloitte è cresciuto senza sosta con l’ausilio dell’approccio multidisciplinare e della presenza capillare sul territorio nazionale. Al 31 maggio 2021 il network Deloitte in Italia ha registrato un fatturato lordo di circa 890 milioni di euro e conta circa 9 mila persone. Entro maggio si prevede l’ingresso di circa 1.600 persone (che saliranno complessivamente a 3.000 entro il 2022), con una prospettiva di 3.500 ingressi nel corso del prossimo anno fiscale (da giugno 2022 a maggio 2023). Le società operative del network di Deloitte in Italia che diventeranno Società Benefit sono Deloitte Italy S.p.A., Deloitte Consulting S.r.l., Deloitte Financial Advisory S.r.l., Deloitte Risk Advisory S.r.l., Officine Innovazione S.r.l., Deloitte Business Solution S.r.l., Studio Tributario e Societario Deloitte S.t.P. S.r.l., Deloitte Legal S.t.Ar.l.

Le società benefit

Sono state introdotte nel nostro ordinamento dalla Legge di Stabilità del 2016, che le ha configurate quali società che “nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni e attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interessi”. Le Società Benefit devono sottoporsi ad una valutazione quantitativa e qualitativa dell’impatto sociale generato, ossia delle proprie performance sociali e ambientali, utilizzando uno standard di valutazione esterno che rispetti i requisiti indicati dalla Legge di Stabilità 2016.

Francesco Fravolini

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