Daniele Lanna a caccia di servizi tra predatore-produttore e preda-prodotto di immagini filmate.

Nasce con l’ars venandi tradizione familiare sin da bambino in compagnia di papà Eraldo.

Volontà di andare oltre, passione in evoluzione per servizi e riprese,produttore di documentari naturalistici su un’ancestrale tradizione.

Autodidatta getta i semi, la rete gli fa da madrina, attualmente grande raccolto.

Acquista una telecamera grazie ai risparmi pochi soldi, mentre la frenesia cresce esponenzialmente.

Richiesta di amici, immortala battute di caccia alla beccaccia, regina dei boschi, selvaggina non di facile cattura, tra i protagonisti anche il cane da ferma (Laura Tenuta in Le razze canine da caccia, una genesi filologica ed etimologica | Agenzia Comunica)

Canale youtube, semplici filmati eseguiti con amici, da qui inizia l’avventura cameramen e produttore.

La svolta progetto calibrato, produzione Sky Caccia battesimo grazie a Giacomo Cretti giornalista di settore, che non esita e lo accetta, ne carpisce verve e dinamismo.

Nel mirino i Bretti (italianizzato Bruzi) per lo storico greco  Strabone gente sannita stanziati in Lucania, in Stefano Bizantino,dizionario sui nomi dei popoli, la Calabria chiamata Brettia ma per la filogia si rimanda ad altra sede.

La Calabria per Daniele? Trampolino di lancio, per quella che è oggi la sua conclamata professione.

Per gradi:Calabria cara  lo sprona,un oggi che cerca il suo domani, quel domani da freelancer che tanto ha riservato, tanto riserva e per aspettative spera riservi.

Sud Italia, trasla verso posti oltralpe, anche al di là del nostro continente.

Lasciamo parlare Daniele “Umile ma fiero perchè in primis non serve un grazie, mi sono inventato, da una tradizione tramuta in passione, mi sono ritagliato addosso la mia veste: produttore e cameramen, in un argomento che potrebbe sembrare ai margini in realtà è di nicchia”

La caccia non sparo, è un concatenarsi di azioni, è interagire con la natura.

“Arco, archibugio” nell’evoluzione della specie prolungamento del braccio come un utensile, concetto ribadito dal Leroi-Gourhan nel Il gesto e la parola (…)l’utensile esiste solo nel gesto che lo rende efficace”.

Tanti i luoghi visitati impervi e non in tutta l’ecume ma e, soprattutto, il messaggio di Lanna riposa sulla convinzione che “Il lavoro ti cade addosso, tanti sacrifici, tanti si, tanti no, si chiude una porta, si apre un portone”.

Come Fèlix Rodriguez de la Fuente,  inserito tra i naturalisti da ripresa, coglie l’attimo della preda e predatore, all’occorrenza binomio cacciatore-cane, quel cane addomesticato, quel cane e il suo padrone di Konrad Lorenz.

Usi e costumi, da papà Eraldo con cui abbiamo iniziato, a papà lui stesso, Daniele che già ripone il suo sapere su Alessandro di appena 5 anni.

by Laura Tenuta

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