Cultura, TeatrinScuola per i giovani

L’obiettivo dell’iniziativa è realizzare progetti su misura per gli adolescenti, affrontando
tematiche a loro vicine

TeatrinScuola torna con la quarta edizione. La direzione artistica è affidata a Pino Strabioli,
attore, autore, conduttore televisivo, regista teatrale che si divide fra piccolo schermo e teatro.
Strabioli accoglie la sfida di parlare con i giovani ai giovani, azionando il meccanismo di un
passaggio di “testimone” culturale da chi la storia del teatro l’ha vissuta in un fiorente passato a
chi la storia del teatro dovrà costruirla nel futuro. La rivoluzione di “TeatrinScuola è realizzare
progetti su misura per gli adolescenti, affrontando tematiche a loro vicine, sperimentando nuovi
sistemi spettacolari, rendendo comprensibili testo e taglio registico attraverso laboratori
illustrativi preparatori. Sono in programma svariati titoli come “Chi si scandalizza è sempre
banale” (in anteprima nazionale al Teatro de’ Servi il 30 settembre), “Il teorema della rana”, “La
vacanza”, “Gregory, una storia di famiglia”, “Il piacere dell’onestà”, “Sempre fiori mai un fioraio”.
Obiettivi del progetto
Sono previste quattro sezioni: comica, sociale, english theatre, classica. Il progetto vuole offrire
opportunità lavorative a giovani professionisti del settore dello spettacolo dal vivo; creare
progetti nuovi e vicini al mondo dei giovani spettatori; accompagnare gli studenti, con attività
laboratoriali gratuite, alla piena consapevolezza del prodotto artistico a cui assisteranno,
aiutandoli ad individuare il senso e le motivazioni del processo creativo; contribuire alla
formazione del pubblico; creare programmi artistici di supporto alle attività scolastiche
istituzionali; raggiungere le periferie e le zone disagiate con la cultura del bello; puntare al
superamento dei confini, attraverso la sezione “English Theatre”, abituando gli spettatori alla
visione di un testo totalmente in lingua inglese; utilizzare linguaggi creativi nuovi; promuovere
drammaturghi contemporanei e testi che nascano da ricerche sul campo e testimonianze dal
vivo; contaminare i generi e ricorrere all’interazione tra video e spettacolo dal vivo, intrecciando
danza, canto e teatro; affrontare temi come paura, discriminazione, razzismo, bullismo, identità
di genere, violenza sulle donne, disabilità, spronando i giovani all’accettazione delle diversità,
all’integrazione e al rispetto.
Francesco Fravolini

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