Partecipano sedici pensionnaires (borsisti), attualmente ospiti all’Accademia: artisti visivi, storici dell’arte, compositori, scrittori, architetti, designer, videomaker. Sono loro i protagonisti del momento dedicato alla creazione contemporanea. Gli interventi dei borsisti, sparsi nei diversi punti della Villa, costituiscono un saggio delle loro ricerche individuali e multidisciplinari.
Dopo l’assenza dovuta all’emergenza sanitaria del Covid 19, torna la Notte Bianca dell’Accademia di Francia a Roma. La manifestazione, in programma giovedì 4 novembre 2021, è il primo momento di incontro tra la città di Roma e i borsisti in residenza a Villa Medici fino all’estate 2022.
Il titolo di questa edizione “Presto, la notte”, da una parte fa riferimento al contesto in cui l’iniziativa ha luogo, tra il crepuscolo e le prime ore della notte; dall’altra, può essere interpretata come un’esortazione, un incitamento affinché la notte si manifesti in fretta, con tutto il carico di suggestioni e ispirazioni che porta con sé. Una condizione, quella della notte, sospesa tra oscurità e illuminazione, solitudine e condivisione, quiete e agitazione.
L’evento di Villa Medici vuol essere un invito a riappropriarsi delle ore estreme della giornata, a margine di un periodo, nel quale il nostro rapporto con esse è stato messo in discussione a causa dei periodi di confinamento e di coprifuoco.
Il programma
Partecipano sedici pensionnaires (borsisti) attualmente ospiti all’Accademia: artisti visivi, storici dell’arte, compositori, scrittori, architetti, designer, videomaker. Sono loro i protagonisti del momento dedicato alla creazione contemporanea. Gli interventi dei borsisti, sparsi nei diversi punti della Villa, costituiscono un saggio delle loro ricerche individuali e multidisciplinari. Le proposte dei pensionnaires prendono forma attraverso opere d’arte visiva, performance, videoproiezioni, installazioni, interventi sonori, conferenze, creando un percorso dinamico che coinvolge il giardino e l’edificio principale della Villa, ma anche ambienti solitamente non accessibili al pubblico.
Da questo punto di vista, la Notte Bianca rappresenta un’occasione unica di visita alla Villa, in una condizione – di notte, e con i contributi dei borsisti – ricca di suggestioni.
Gli interventi dei pensionnaires illuminano gli ambienti della Villa: ampio spazio alle videoproiezioni, alle performance dal vivo, che pongono l’accento sul carattere effimero e momentaneo dell’iniziativa.
La Notte Bianca assume una dimensione laboratoriale: non è una vera mostra e nemmeno un tradizionale “studi aperti” (open studio), ma una serata, dove i borsisti possono presentarsi a Roma e al suo pubblico, esplorare e prendere confidenza con gli spazi della Villa, manifestando attitudini e approcci.
Francesco Fravolini