Cremera: affluente del Tevere dalle sorgenti alla foce

By Laura Tenuta

Cremera, dopo Campagnano, Sacrofano e Roma: presentazione del documentario e del libro di Domenico Parisse a Castelnuovo di Porto.

Finalmente il documentario si trasforma in progetto editoriale, finanziato anche dagli esercenti ,che suscitano un piacevole interesse e critiche costruttive, il testo ha trovato un posto nelle librerie di molti lettori.

52 pagine correlate da circa 80 foto, frutto di un arduo lavoro da parte del regista e degli Esploratori Veientani Francesco Braghetta, Giancolombo Gualermi, Pietro Macri, Luigi Perini, fiume e rive scandagliati dalle sorgenti, dall’alveo alla foce.

Alla presenza di Fulvia Polinari, del Vicesindaco Gino Guadagnoli, il Commissario del parco Giorgio Polesi e gli Esploratori Veientani, con una sala gremita, tanti gli spunti di riflessione, s’invoglia a sondare questa fetta di Etruria.

Rocca Colonna sorge sullo sperone tufaceo tra il fosso di Chiarano e quello della Mola, ancora una volta l’acqua è protagonista.

In tale scenografia, Domenico e compagni hanno investito ben 7 mesi ricchi di esperienze e osservazione.

Cosa riserva l’aver messo nero su bianco questo meritorio lavoro di squadra?

“Creato dall’idea di lasciare un segno sui comuni che hanno aderito, nuove tecnologie sono più incisive rispetto a quelle, ormai, obsolete”.

Scritto a più mani, con l’iconografia curata da Domenico, non è una guida classica, bensì un racconto sul vissuto durante le riprese, gli incontri, le fatiche, gli scambi di opinione, batticuore per ciò che si è incontrato.

In programma ci sono altre presentazioni in altri comuni del Parco di Veio, si ricorda anche l’evento in capitale, il cui immaginario, grazie a tali figure inizia a vedere Roma al di là dei Fori Imperiali.

“Indiana Jones” del parco di Veio, il drone accompagna l’avventura in questo spettacolo suggestivo e notevole.

Castelnuovo ricade nel territorio del Parco del Veio, dove Rocca Colonna è un’ottima location per presentare il documentario già apparso in questa rivista ed il testo conseguenza diretta.

Il Cremera, fiume con due sorgenti di cui una nella splendida Valle del Baccano e l’altra tra i paesi di Formello, Sacrofano, Campagnano, poi confluenti nella Valle del Sorbo (conosciuta anche alla pellicola, con diversi film girati tra cui “Non ci resta che piangere” con Troisi e Benigni), incontra il Tevere al Labaro, situato tra il Grande raccordo Anulare e la strada consolare Flaminia. 

Il suo territorio è formato dalle classiche colline tufacee, frutto dell’attività del Vulcano Sabatino.

Scenario delle guerre dei romani contro la città di Veio, reca seco tante storie.

Gli Esploratori Veientani, partecipi anche alla prima parte di una nuova avventura, questa volta saranno i Falisci i primi attori, che godono anch’essi di una troupe mirata che investe sul loro mondo, vicino ma lontano.

L’obiettivo è invitare i turisti a visitare il Lazio settentrionale, tra paesaggi, archeologia e storia, riserve di informazioni in un ventaglio del sapere di un passato remoto e prossimo nel contempo, landscape alla portata di tutti!

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